Mercato della farmacia: prosegue il recupero sul 2022

Il mercato della farmacia continua a ridurre il divario sul 2022, a causa dell’inflazione il recupero è ancora lento

Il mercato della farmacia continua a ridurre il divario sul 2022 anche se a causa dell’inflazione il recupero nei valori è più veloce che nei volumi.

È l’indicazione che arriva dal report con cui Iqvia aggiorna numeri e percentuali del canale alla settimana che va dal 23 al 29 gennaio: in un mese il canale totalizza un fatturato di due miliardi di euro, -3,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, pari a 195,8 milioni di confezioni vendite, -9,5% sull’anno passato.

Il recupero sul 2022 si fa più evidente nel comparto del farmaco etico: in quattro settimane il giro d’affari arriva a 1,13 miliardi (+1,5% sul 2022) e le confezioni a 118,6 milioni (invariato sull’anno precedente).

IL MERCATO DELLA FARMACIA ALLA QUARTA SETTIMANA DEL 2023

Non esce dal segno meno, invece l’area commerciale, che in un mese tocca a valori gli 871 milioni di euro (in calo dell’8,8% sul 2022) e a pezzi venduti i 77,2 milioni (-21%). È raro osservare una simile controtendenza (di solito, era l’area commerciale a crescere e il farmaco etico a calare), sarà quindi opportuno nelle settimane a venire puntare la lente sul fenomeno per capire se all’origine c’è una significativa contrazione dei consumi privati indotti dal carovita.

FARMACO ETICO, I CONSUMI A VALORI E VOLUMI

AREA COMMERCIALE, L’ANDAMENTO A VALORI E VOLUMI

AREA COMMERCIALE, L’ANDAMENTO DEI PANIERI

I dati di vendita relativi ai principali panieri della libera vendita, peraltro, vanno letti con molta cautela: il cura persona, per esempio, cresce a gennaio del 9,6% in valori e del 4,5% in volumi, ma non va dimenticato che il confronto è con un periodo – gennaio 2022 – in cui l’ondata di omicron scoraggiava i consumi di personal care.

PANIERE DEL CURA PERSONA (PEC)

FOCUS PEC, DERMOCOSMETICO

FOCUS PEC, BELLEZZA FEMMINILE

Mostra invece il segno meno il paniere vitamine e integratori, che rispetto a un anno fa perde il 7,4% in valori e il 15,7% in volumi, ma qui potrebbe valere la considerazione opposta.