Studio sull’efficacia della Clorella nell’Alleviare la Stitichezza e Ridurre l’Infiammazione di Basso Grado nelle Donne in Gravidanza: Risultati e Implicazioni
La gravidanza induce un cambiamento importante negli ormoni, nel metabolismo, nella risposta immunitaria e nel microbioma (Amir et al., 2020).
La prevalenza della stitichezza in gravidanza varia dall’11% al 38%, con cause che includono l’aumento dei livelli di progesterone, le variazioni nell’assunzione di liquidi e fibre, i cambiamenti nel microbioma intestinale e l’integrazione, ad esempio di ferro (Amir et al., 2020; Vazquez, 2010).
L’infiammazione cronica di basso grado nell’intestino, nella vagina o nella cavità orale durante la gravidanza è stata correlata a problemi di salute sia nelle donne incinte che nei feti (Bumrungpert et al., 2022; Choi et al., 2016; Kim et al., 2022; Yeates et al., 2020).
Un’infiammazione di basso grado aumenta il rischio di complicazioni del travaglio, parto pretermine, prematurità, autismo e altre malattie della prole in futuro (Amir et al., 2020; Bumrungpert et al., 2022; Choi et al., 2016; Kim et al., 2022; Vazquez, 2010).
L’assunzione di alimenti sani è importante per le donne in gravidanza, e una dieta scorretta e/o l’incapacità di elaborare gli alimenti per la loro biodisponibilità riduce la capacità di adattamento dell’organismo e può creare un ambiente che favorisce malattie e disturbi metabolici (Rook & Brunet, 2005; Yeates et al., 2020).
La clorella è un’alga verde unicellulare che cresce in acqua dolce e contiene molte più proteine e clorofilla di altre piante.
Le specie di clorella sono ricche di vitamine, tra cui diverse forme di folato e le vitamine B12 e D, minerali come ferro e magnesio e fibre alimentari (Marik, 2012; Mizoguchi et al., 2008; Nakano et al., 2010).
I polisaccaridi di Chlorella pyrenoidosa (C. pyrenoidosa) possono modulare il microbiota intestinale promuovendo i batteri benefici, inibendo la crescita di quelli nocivi e riducendo il rapporto tra Firmicutes e Bacteroides.
I polisaccaridi di C. pyrenoidosa possono aumentare il contenuto di acidi grassi a catena corta, che interagiscono specificamente con il sistema immunitario, compreso il passaggio a popolazioni tolleranti, conferendo così benefici alla salute materna e favorendo un sano imprinting immunitario nel feto (Miyazawa et al., 2013; Nakano et al., 2007).
È stato riferito che le specie di clorella e gli estratti di clorella esercitano una varietà di effetti, tra cui la riduzione dell’infiammazione e dei livelli di colesterolo, la prevenzione delle ulcere indotte dallo stress, l’aumento della resistenza alle infezioni e l’attività antineoplastica, la diminuzione delle diossine nel latte materno e la riduzione del rischio di anemia, proteinuria ed edema nelle donne in gravidanza.
Nel presente studio è stata valutata l’efficacia dell’integrazione di clorella per le donne in gravidanza con infiammazione di basso grado.
La gravidanza modifica drasticamente il metabolismo materno e il microbioma. Un’infiammazione di basso grado può causare complicazioni materne e anomalie fetali.
L’obiettivo di questo studio in aperto, randomizzato e controllato è stato quello di valutare l’efficacia e la sicurezza della clorella somministrata per via orale per le donne in gravidanza con infiammazione di basso grado.
Le pazienti con livelli di proteina C-reattiva >0,05 mg/dL (16 settimane di gestazione, n = 22) sono state arruolate e assegnate a caso al gruppo Clorella (n = 10) o al gruppo di controllo (n = 12). Sono stati condotti test biochimici del sangue a 25, 30 e 35 settimane di gestazione e valutato lo stato di evacuazione (sintomi in base ai criteri di Roma IV C2 e all’uso di lassativi), gli effetti collaterali e le complicazioni durante l’indagine, monitorando anche lo stato della prole.
Il gruppo Chlorella (n = 0) ha mostrato un tasso di costipazione significativamente inferiore rispetto al gruppo di controllo (n = 8). Questo studio ha dimostrato gli effetti benefici e la sicurezza dell’integrazione di clorella nelle donne in gravidanza, che ha evitato la stitichezza e la somministrazione di lassativi non necessari.
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Fonte: Amir, M., Brown, J. A., Rager, S. L., Sanidad, K. Z., Ananthanarayanan, A., & Zeng, M. Y. (2020). Maternal microbiome and infections in pregnancy. Microorganisms, 8(12), 1996.