L’analisi della recente letteratura preclinica inerente la berberina ha valutato la possibile sinergia tra Berberina e OPCs (oligomeri procianidolici, appartenenti al gruppo dei polifenoli). Sulla base dell’efficacia nel ridurre glicemia, lipidi e complicanze polidistrettuali legate al diabete attraverso l’uso tradizionale di piante (Cinnamomum cassia e rizoma di Coptis chinensis) e preparati contenenti questi phytochemicals e tenendo conto delle evidenze garantite da precedenti studi, gli autori hanno voluto saggiarne la capacità ipoglicemizzante. La Berberina è substrato della P-Gp (P-glicoproteina) e questo rende conto della sua bassa biodisponibilità: la proteina ne determina un efflusso verso il lume intestinale, limitandone l’assorbimento e l’azione. Gli OPCs vengono riportati, d’altro canto, potenti inibitori della P-Gp e da questo studio è emersa una down-regulation della produzione della stessa. La Berberina regola il metabolismo del glucosio, probabilmente attraverso l’aumento della sensibilità all’insulina, attivando la via dell’AMPK, inibendo la gluconeogenesi nel fegato, stimolando la glicolisi nelle cellule dei tessuti periferici, e aumentando l’espressione del trasportatore di glucosio GLUT4. Gli OPC possono regolare il metabolismo del glucosio principalmente attraverso la protezione delle beta cellule pancreatiche attenuando lo stress ossidativo.
In sintesi, questo studio ha dimostrato che la combinazione di Berberina con OPCs migliori significativamente la farmacocinetica e l’efficacia ipoglicemica della Berberina su topi diabetici attraverso un miglior assorbimento ed attività a livello dei siti bersaglio.
Haoyue Zhang et al. Enhancement of Berberine Hypoglycemic Activity by Oligomeric Proanthocyanidins. Molecules.2018 Dec 14;23(12). pii: E3318. doi: 10.3390/molecules23123318