La Berberina è una sostanza chimica appartenente al gruppo degli alcaloidi benzilisochinolinici che si trova in alcune piante della specie Berberis (ad es. B. vulgaris), ma anche nella Hydrastis canadensis ed nel rizoma della Coptis chinensis. La letteratura ne sta studiando da tempo l’utilità nel trattamento della dislipidemia e dell’iperglicemia: limiti al suo utilizzo sono la bassa biodisponibilità orale e le reazioni avverse che possono insorgere a dosaggi di 500mg / 2-3 volte al giorno (ad esempio: diarrea, stipsi, flatulenza). Una recente ricerca (1) valuta la sinergia d’azione dell’associazione tra Berberina e Resveratrolo, sostanza appartenente al gruppo dei polifenoli, ugualmente presente in varie piante officinali. In ragione del fatto che entrambe le sostanze sono in grado di determinare una up-regulation della gene SIRT 1 che codifica per la proteina Sirtuine 1, gli AA hanno ipotizzato che, per ovviare a meccanismi di adattamento che nell’uso continuativo ne limitano l’efficacia, si potesse sfruttarne una contemporanea somministrazione.
Qui segnaliamo come si sia dimostrato un aumento dell’effetto ipolipemizzante nel topo ed una riduzione dell’accumulo di grasso su linee cellulari di adipociti: la riduzione di colesterolo totale ed LDL sierici (rispettivamente del 27% e 32%, circa) appare significativa. Rimarchevole è pure la riduzione della dose di entrambi per il raggiungimento dell’effetto terapeutico a conferma di un sinergismo d’azione che potrebbe (ma soprattutto dovrebbe) essere verificato in anche nell’uomo. Altri meccanismi sono implicati, ma lasciamo al lettore l’approfondimento.
Zhu X, et al. Combination of Berberine with Resveratrol Improves the Lipid-Lowering Efficacy. Int J. Mol Sci. 2018 Dec 6;19(12). pii: E3903. doi: 10.3390/ijms19123903. PMID: 30563192