La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è la più frequente forma di distrofia muscolare dell’infanzia. I pazienti affetti da DMD soffrono fra l’altro di patologie cardiache che provocano il 40% di tutti i decessi e presentano lo stesso difetto genetico e biochimico del topo mdx: la totale assenza della proteina distrofina che dà stabilità meccanica alla fibra muscolare quando si contrae.
Risultati biochimici e istologici suggeriscono che l’assunzione cronica di quercetina in topi mdx può migliorare la funzione mitocondriale e attenuare la patologia dei tessuti. La quercetina è un flavonolo con effetti anti-infiammatori e antiossidanti ed è anche un attivatore PGC-1α (peroxisome proliferator-activated receptor γ coactivator 1α) che promuove la trascrizione di diversi geni, come quelli a monte della biogenesi mitocondriale, dell’ossidazione dei grassi e coinvolti nella prevenzione delle complicazioni cardiache.
Gli autori hanno determinato quanto la supplementazione con quercetina fosse in grado di prevenire (esperimento 1) e di migliorare la patologia cardiaca (esperimento 2) in topi mdx. Nell’esperimento numero 1 animali di 3 settimane hanno assunto per 6 mesi una dieta di controllo (C3w6m, n = 10) o una contenente 0,2% di quercetina (Q3w6m, n = 10). Nell’esperimento 2, animali di 3 mesi hanno assunto per 6 mesi una dieta di controllo (C3m6m, n = 10) o una contenente 0,2% di quercetina (Q3m6m, n = 10). Nell’esperimento 1 fra gli animali con quercetina sono migliorati (verso dieta di controllo) gli esiti dell’analisi Western blot con target sulla biogenesi mitocondriale (citocromo c, p = 0,007) e l’espressione antiossidante (superossido dismutasi 2, p = 0,014). Sempre negli animali Q3w6m, l’analisi istologica del cuore ha rivelato un aumento dell’utrofina (p = 0,025) e una diminuzione della copiosità di metalloproteinasi della matrice 9 (MMP-9; p = 0,040). Nell’esperimento 2 il peso cardiaco è risultato ridotto negli animali Q3m6m (verso C3m6m), questo sia in termini relativi (p = 0,023) che assoluti (P = 0,020). Fra gli animali supplementati Q3m6m è stata rilevata una riduzione del danno (sezioni colorate con eosina e ematossilina, p = 0,007) e dell’analisi Western blot del fattore di crescita trasformante beta 1 (TGF-β1, p = 0,009).
Sei mesi di integrazione con quercetina in giovani animali sono quindi stati in grado di aumentare un biomarcatore mitocondriale, gli antiossidanti e l’utrofina (che può svolgere le funzioni della distrofina) e a di ridurre MMP-9. Questi adattamenti risultano associati con un attenuamento del danno e della patologie cardiaca e indicano quindi che l’incremento dell’assunzione di quercetina può attenuare la patologia cardiaca associata a DMD.
Harrison School of Pharmacy, Auburn University, Auburn, AL, USA Ballmann C, Hollinger K, Selsby JT, Amin R, Quindry JC. Histological and biochemical outcomes of cardiac pathology in mdx mice with dietary quercetin enrichment. Exp Physiol 2015;100(1):12-22