Gli obiettivi principali sono rappresentati dal controllo dell’intake di calorie, proteine, lipidi (con particolare attenzione alla suddivisione fra polinsaturi/monoinsaturi/saturi) e intake di vitamine e sali minerali come fosforo, calcio, potassio e sodio; il tutto è volto alla prevenzione della malnutrizione (in caso di malnutrizione sarà opportuno cercare di ristabilire una situazione di “equilibrio” mediante utilizzo di integratori orali oppure di nutrizione artificiale, anche per brevi periodi).
In una situazione di insufficienza renale di grado marcato con valori di creatininemia compresi tra 2,5 e 8 mg/dl gli obiettivi nutrizionali riguardano:
• la prevenzione della sclerosi glomerulare evitando l’iperfiltrazione mediante la riduzione del sovraconsumo proteico;
• il controllo dell’eventuale ipertensione arteriosa mediante la riduzione dell’apporto sodico;
• la prevenzione e/o trattamento di eventuali dislipidemie;
• il controllo dell’osteodistrofia.
Qui l’approccio nutrizionale prevedrà una dieta iposodica, ipofosforica, ipopotassica.
In caso, invece, di insufficienza renale di grado marcato con valori di creatininemia superiori a 8 mg/dl ci si preoccuperà di:
• rallentare l’evoluzione dell’insufficienza renale ai livelli terminali;
• controllare l’eventuale ipertensione arteriosa mediante la riduzione dell’apporto sodico;
• controllare la dislipidemia;
• controllare l’osteodistrofia;
• controllare la sintomatologia gastrica.
Anche per questa situazione l’approccio nutrizionale prevede una dieta iposodica, ipofosforica, ipopotassica.
Bibliografia:
1. Guh DP, Zhang W, Bansback N, Amarsi Z, Birmingham CL, Anis AH. The incidence of co-morbidities related to obesity and overweight: a systematic review and meta-analysis. BMC Public Health 2009; 9:88.
2. Coresh J, Selvin E, Stevens LA, et al. Prevalence of chronic kidney disease in the United States. JAMA 2007; 298:2038-47.
