Alcuni nutrienti e estratti di origine vegetale possono svolgere un ruolo fondamentale nel trattamento di patologie della cute.
La cute, infatti, è un organo estremamente complesso che, al pari del fegato, necessita di continue cure e attenzioni perché possa continuare a svolgere le sue innumerevoli e importanti funzioni (protettiva, di termoregolazione, di barriera immunitaria, etc.) per l’organismo. E’ noto che alcune malattie, come la pellagra o lo scorbuto, sono dovute alla carenza di importanti vitamine nella dieta e che l’integrazione di questi nutrienti attraverso l’alimentazione ed anche attraverso l’assunzione di specifici integratori alimentari, sia in grado di tenere sotto controllo queste ed altre patologie.
Esempi concreti sono: olio di semi d’uva e olio di nocciola e oliva per il trattamento della xerosi, una alterazione del processo di cheratinizzazione della pelle, olio di borragine, olio e fosfolipidi di soia nell’integrazione per il trattamento della dermatite atopica. Altre alterazioni dermatologiche che interessano i capelli (es. alopecie disfunzionali) e unghie (es. distrofie ungueali) richiedono interventi di integrazione alimentare. “Il nostro aspetto esteriore (forma fisica, rughe, etc.) è solo la conseguenza più evidente dell’invecchiamento precoce, che aumenta anche il rischio di contrarre alcune importanti malattie e peggiora, in generale, la qualità della vita”.
L’invecchiamento cutaneo dipende da fattori sia genetici, che determinano il crono-invecchiamento, sia ambientali. I raggi UV del sole, indirettamente attraverso la formazione di radicali liberi, provocano il foto-invecchiamento. Esistono diverse evidenze scientifiche che dimostrano come l’integrazione della dieta con una miscela di sostanze antiossidanti (vitamina A e carotenoidi, vitamina E, vitamina C, selenio, zinco, etc.) sia in grado di contrastare la formazione/accumulo di radicali liberi generati da foto e crono-invecchiamento. Estratti vegetali di diverse piante (tè verde, lupino, melograno, ginkgo, etc.) hanno invece mostrato la capacità di inibire le metallo proteinasi di matrice. Questi enzimi, la cui produzione aumenta con il passare del tempo, portano ad una distruzione eccessiva delle fibre di sostegno, diminuendo la tonicità e l’elasticità della pelle.
Dai semi di tamarindo (Tamarindus indica L.), pianta originaria del sud-est asiatico, si estrae lo xiloglucano, un polisaccaride che, applicato sulla pelle sotto forma di gel, ha portato, dopo 4 settimane di trattamento, ad un significativo miglioramento dell’idratazione e della elasticità della pelle e ad una riduzione delle rughe.
Altra pianta, oggetto di studio, il Cardo mariano (Silybum marianum Gaertn.). Dall’estratto del Cardo mariano, ricco in silibina, uno dei flavonolignani più attivi contenuti in questa pianta, è stato sviluppato un complesso fitosomico, in cui la silibina è legata alla fosfatidilcolina al fine di renderlo maggiormente biodisponibile e migliorarne l’assorbimento a livello cutaneo. In studi in vitro questo estratto ha dimostrato la capacità di prevenire la differenziazione dei cheratinociti al pari dell’acido retinoico senza avere, rispetto a quest’ultimo, effetti irritanti sulla pelle. Un cosmetico contenente tale estratto, applicato sulla pelle di donne con età superiore ai 40 anni per 4 settimane, ha mostrato una maggior efficacia in termini elasticità della pelle e riduzione delle rughe rispetto ad una crema a base di retinolo.
Dalla Centella asiatica L., pianta utilizzata nella medicina ayurvedica indiana e in Madagascar per le sue proprietà cicatrizzanti, è stato sviluppato un estratto a base di asiaticoside, madecassoside e polifenoli, che applicato su espianti di pelle umana per 5 giorni, ha mostrato la capacità di proteggere la pelle da irradiazione UV successiva al trattamento, grazie alla stimolazione della produzione di collagene ed aumentarne l’elasticità. Un estratto di Centella si è dimostrato efficace nel rafforzare i capelli di soggetti affetti da telogel effluvium e alopecia androgenetica, dopo applicazione quotidiana sul cuoio capelluto per 8 settimane.
Infine, un estratto ottenuto dalla Boswellia serrata Roxb., ricco in acidi boswellici, ha mostrato proprietà lenitive e idratanti sulla pelle di pazienti oncologici sottoposti a radioterapia, suggerendo un effetto protettivo.
Oggi, il concetto di bellezza non è più solo correlato all’uso dei cosmetici, che favoriscono il raggiungimento della bellezza cosiddetta esteriore, ma anche ad una alimentazione equilibrata ed uno stile di vita sano, nonché all’uso di specifici integratori alimentari che svolgono un ruolo sulla cosiddetta bellezza interiore e, di riflesso, su quella esteriore (es. prodotti a base di sostanze naturali con un’attività specifica scientificamente documentata che agiscono dall’interno per migliorare l’aspetto e la salute di pelle, capelli e unghie).
Il Pinus pinaster Aiton è una specie di pianta diffusa in tutto il mondo, denominata come “francese” poiché la regione dell’Aquitania, a sud-ovest della Francia, è caratterizzata da una foresta di pini marittimi. L’estratto purificato di Pinus pinaster Aiton, somministrato in forma di integratore alimentare in uno studio clinico condotto in doppio cieco con il controllo del placebo su 34 donne di origine asiatica per 8 settimane, ha dimostrato di essere efficace nel rendere la pelle più luminosa, più tonica ed elastica, nel diminuire numero, superficie e profondità delle rughe e come sbiancante.
Molte sono le evidenze scientifiche tratte da studi clinici che dimostrano come i peptidi del collagene assunti per via orale siano in grado di aumentare la compattezza e l’elasticità della pelle, di migliorarne la morbidezza, di ridurre la comparsa di rughe e di linee sottili.
La salute della pelle deriva dall’azione sinergica di un buon cosmetico, ma anche dell’integrazione della dieta con sostanze che dall’interno siano in grado di coadiuvare il benessere della pelle, organo complesso, bisognoso di cure ed attenzioni, quanto gli altri organi del corpo umano.
fonte: siste.it