Come noto, l’osteoporosi è una malattia scheletrica debilitante che comporta un aumento del rischio di fratture a bassa energia e che si verifica comunemente tra le donne in post-menopausa.
Gli autori di questa ricerca hanno utilizzando la micro-tomografia computerizzata (micro-CT) per studiare gli effetti terapeutici della somministrazione di andrografolide sull’osteoporosi post-menopausale in un modello murino (ovariectomia: OVX). L’effetto inibitorio dell’andrografolide sull’osteoclastogenesi è stato studiato in colture di osteoclasti derivai da midollo osseo.
La PCR in tempo reale è stata invece utilizzata per esaminare l’effetto dell’andrografolide sull’espressione di marker genetici correlati agli osteoclasti. Le attività dei fattori trascrizionali NF-kB e NFATc1 sono stati valutati attraverso gene reporter (luciferasi), mentre i livelli della proteina IκBα sono stati analizzati con Western Blot.
Dalla sperimentazione è emerso che gli animali OVX trattati con andrografolide presentavano (verso solo OVX) maggiore volume osseo (BV/TV), spessore trabecolare (Tb. Th) e numero trabecolare (Tb.N). L’andrografolide ha inoltre inibito l’osteoclastogenesi indotta da RANKL (p<0,001), l’espressione di geni marcatori degli osteoclasti (e loro prodotti) come la catepsina K (Ctsk), TRACP (Acp5) e NFATc1 (fra p<0,005 e p<0,001) e le attività trascrizionali di NF-kB e NFATc1 (fra p<0,05 e p<0,001). Questi risultati suggeriscono che l’andrografolide inibisce (nei topi) la perdita ossea indotta dalla carenza di estrogeni attraverso la soppressione dell’osteoclastogenesi indotta da RANKL e l’attività di NF-kB e NFATc1.
L’andrografolide potrebbe quindi essere una risorsa terapeutica per il trattamento dell’osteoporosi.
School of Pathology and Laboratory Medicine, the University of Western Australia, Perth WA, Australia. Wang T, Liu Q, Zhou L, Yuan JB, Lin X, Zeng R, et al. Andrographolide inhibits ovariectomy-induced bone loss via the suppression of RANKL signaling pathways. Int J Mol Sci 2015 Nov;16(11):27470-81