Millennials: La grande risorsa per chi produce integratori
I millennials, per la loro attenzione alla dieta, rappresentano per le aziende produttrici di integratori alimentati delle vere e proprie risorse.
I millennials sono fortemente orientati ad aver cura del loro corpo facendo attenzione alla dieta e a ciò che consumano.
Chi sono i Millennials? Qual è il periodo per essere considerato come millennials? L’articolo che segue vuole approfondire questi argomenti focalizzandosi sulle abitudini alimentari e gli orientamenti salutistici adottati da questa generazione: I MILLENNIALS.
Sono circa 12 milioni in Italia, hanno un’età compresa tra i 15 e i 35 anni, i Millennials, anche chiamati Generazione Y o Echo Boomer, hanno caratteristiche, interessi e abitudini di acquisto che li distinguono dalle generazioni precedenti e li rendono un target interessante per il mercato degli integratori alimentari.
Cosa è cambiato dai Baby Boomers?
I Baby Boomers oggi hanno 50-70 anni. Sono quelli dell’esplosione demografica (il picco nel 1957 quando negli USA nacquero 4,3 milioni di bambini): assertivi, disinvolti e ambiziosi; gente ottimista, cresciuta nel boom economico, con redditi elevati e grande capacità di risparmio, anche se oggi alcuni vedono deteriorata la propria posizione finanziaria, e ritardano l’età della pensione. È la prima generazione attenta alla forma fisica, la prima a concedersi “rimedi” contro la mezza età. Oggi hanno una nuova vita sui social network, il 75% ha Facebook. I figli maggiori dei boomers sono quelli della Generazione X, ovvero i nati tra il 1965 e il 1980: apatici, precari nel lavoro e nella vita, senza obiettivi, affetti o identità sociale, da cui appunto la X del nome. In realtà sono entrati nel mondo del lavoro con un livello di istruzione generalmente più alto dei propri genitori, e la generazione X è conosciuta come una delle generazioni più intraprendenti e tecnologiche della storia americana ed europea e a loro si deve lo sviluppo e l’espansione del web. È infatti grazie alla generazione X che esistono i nativi digitali, chiamati anche Millennials, Generazione Y o Echo Boomers. Giudicata una generazione impaziente, distratta, con record di disturbi da deficit d’attenzione e iperattività, gli “sdraiati” (secondo la definizione di Michele Serra) sono la generazione con il livello di istruzione culturale più elevato, che entra nel mondo del lavoro molto tardi, dopo almeno una laurea e corsi di specializzazione. Sono connessi con il mondo sia grazie a internet e ai social network sia grazie all’ampia possibilità di viaggiare (segnata dai viaggi low cost), che li porta a cercare di affermarsi anche in Paesi diversi da quello in cui sono nati.
Millennials ecco cosa cercano per la loro salute
I Millennials godono in genere di buona salute, sia per la giovane età sia perché particolarmente attenti al loro stato di benessere. Mentre i Baby Boomers hanno compreso (o stanno prendendo coscienza) solo in età adulta quale sia l’influenza dei fattori di rischio sull’insorgenza delle patologie croniche e per questo orientano, o meglio correggono, il proprio stile di vita per evitare di ammalarsi, e quindi “smettono di fumare”, cambiano alimentazione o si mettono a dieta, iniziano a fare attività fisica, i Millennials sembrano seguire la filosofia del “tutto sano” per se stessi, per gli altri e l’intero pianeta. Per loro “buona salute” ha un significato molto più ampio di “non malato”: esercizio fisico regolare e alimentazione corretta ogni giorno sono gli ingredienti principali della definizione di “salutare”. Per sentirsi bene, la generazione del terzo millennio è anche disposta a pagare un fee e a ricorrere agli integratori alimentari, che cercano di gestire anche in autonomia, raccogliendo informazioni dal web.
3S-free
Secondo una ricerca condotta da Aetna, azienda americana produttrice di integratori alimentari, i giovani della Generazione Y cercano il “tutto naturale”, inteso come alimentazione biologica, priva di additivi, hormon free e senza troppe raffinazioni, soprattutto quando in casa arriva un bebè.
Ecco allora che lo zucchero di canna è preferito allo zucchero bianco, ma ancora meglio è l’assenza totale di zuccheri, in linea con il principio delle “3S-free”, ovvero sugar, soda, sodium-free.
Trasparenza
La lettura delle etichette diventa un “must” prima di ogni acquisto, alla ricerca di informazioni chiare ed esaustive che raccontino tutti i benefici dei prodotti e dettaglino gli ingredienti e la loro origine. Sono infatti particolarmente attenti alla trasparenza e alla tracciabilità della provenienza delle materie prime, oltre che ai processi di lavorazione, non solo rispetto al cibo ma anche rispetto all’ambiente e all’etica.
Nuove formulazioni
I Millennials mangiano in genere meno dei Baby Boomers e, appassionati di attività sportiva, tendono a privilegiare alimenti ad alto contenuto vitaminico. Secondo la ricerca di Aetna, le donne soprattutto possono avere un’alimentazione scorretta a rischio di squilibrio di nutrienti. Sia gli uomini che le donne sono a rischio di carenza di vitamina B6 (510%), vitamina B12 (3-4%) e vitamina C (3-7%). Una donna su 10, inoltre, ha il ferro basso e circa la metà della popolazione femminile non assume un quantitativo sufficiente di iodio.
Per compensare queste carenza possono essere d’aiuto gli integratori, ma attenzione alle formulazioni. Nella loro visione del tutto sano e naturale, i Millennials non sembrano amare l’assunzione di pillole e compresse, alle quali preferiscono gli alimenti funzionali come le barrette nutrizionali, le gomme da masticare, le bevande (es. energy drink) e i gel.
Nuovi sapori e nuovi ingredienti
Sarà per la loro passione per i viaggi o per la maggiore globalizzazione, i Millennials si mostrano più aperti alle novità, rispetto alle generazioni precedenti, e quindi sono disposti ad assaggiare nuovi gusti e ingredienti meno convenzionali, tra cui i botanicals. Le vendite di integratori alimentari a base di erbe negli Stati Uniti sono aumentate del 6,8% nel 2014, raggiungendo un totale stimato di oltre i 6,4 miliardi di dollari. Tra i botanicals più utilizzati il tè verde (Matcha), la calendula, la passiflora, il melograno, la cannella e il ginseng.
Gravidanza, allattamento e alimentazione per l’infanzia
I Millennials meno “giovani” sono molto interessati a mantenere il loro stato di fertilità, a cui credono possono contribuire un corretto stile di vita e un buon regime alimentare. Sono sempre meno inclini alla pianificazione della gravidanza, con un tasso in aumento soprattutto tra le più giovani.
Per loro è importante, prima del concepimento, avere livelli di folato e di ferro adeguati per prevenire l’insorgenza di malformazioni neuronali nel feto. Altri nutrienti particolarmente importanti in gravidanza sono zinco, iodio, colina, DHA e vitamina B6,B12eD.
Tutti connessi
Sono globali e connessi con il mondo, ma non amano le aziende multinazionali che sono presenti in tutto il globo. I Millennials acquistano ascoltando i suggerimenti di amici e parenti ed evitano i messaggi di massa delle aziende che pubblicizzano il proprio prodotto su larga scala. La comunicazione B2C (business to consumer) è diventata B2C2C, nel quale gli influenzer e i microinfluenzer hanno un peso maggiore dei tradizionali testimonials e l’etere si popola di pareri e suggerimenti tra pari. Il Millennials è un consumatore consapevole, che prima di entrare nel negozio (sia esso virtuale o reale) ha già raccolto tutte, o quasi tutte le informazioni che gli occorrono per scegliere. Non è allora difficile comprendere come sia importante, per le aziende di questo settore, essere presenti online non solo per fornire i prodotti, ma anche per supportare la fase di raccolta delle informazioni prima dell’acquisto.
MILLENNIALS E ABITUDINI DI ACQUISTO
- Solo l’1% dei Millennials è influenzato dalla pubblicità nell’acquisto di un prodotto, ritenuta in generale poco autentica
- Prima di effettuare un acquisto, il 33% dei Millennials fa affidamento a blog di settore piuttosto che a riviste, notiziari televisivi o libri
- Più che il contenuto è importante l’autenticità del contenuto: prima di tutto viene la fiducia nei confronti del brand
- Il 57% ritiene che non modificherà le proprie abitudini d’acquisto anche se dovesse aumentare la propria capacità di spesa
- Il 62% dei Millennials desidera avere un’interazione con i brand sui social network: non basta la presenza, ma bisogna attivare un dialogo
- Vogliono essere coinvolti nella progettazione e nella co-creazione dei nuovi prodotti dei brand che amano
- Per i Millennials è importante che i brand supportino le comunità locali e che dimostrino un reale interesse nei confronti dei propri clienti.
Fonte ricerca di Elite Daily