Sempre più specialisti ricorrono all’utilizzo degli integratori alimentari per soddisfare le esigenze dei propri pazienti. Da un’indagine GfK per Federsalus del 2015 è emerso che il 33% degli specialisti consiglia abitualmente integratori alimentari. Per gli specialisti il ricorso ad integratori alimentari costituisce una valida scelta per la gestione di numerosi aspetti, tra cui in particolare quelli relativi all’apparato uro-genitale (35%) e alle problematiche femminili (25%).
In Ginecologia, infatti, l’utilizzo degli integratori alimentari è molto diffuso: secondo dati IMS, circa il 14% del totale delle prescrizioni dei ginecologi riguarda integratori alimentari (Fonte dati: IMS Medical Audit Marzo 2014).
Come emerso durante il Congresso Nazionale delle Società Scientifiche Sigo, Aogoi e Agui, tenutosi a Roma lo scorso 8 Ottobre, per la presentazione del Decalogo delle “Buone pratiche in ginecologia” l’utilizzo degli integratori riveste un ruolo sempre più importante in ambito ginecologico.
«La nutraceutica costituisce un settore di ricerca e approfondimento fondamentale all’interno della ginecologia – dichiara Giovanni Scambia, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) – All’approfondimento di queste tematiche è stato dedicato ampio spazio all’interno del Congresso, soprattutto per quello che riguarda l’utilizzo degli integratori durante la gravidanza e nel periodo della menopausa ma anche per il controllo dello stress ossidativo, per gli effetti sulla qualità ovocitaria e sulla capacitazione della sperma umano».
Dal Congresso è emerso dunque che durante le fasi della gravidanza e della menopausa è importante raggiungere e mantenere uno stato nutrizionale ottimale, grazie all’utilizzo di integratori alimentari.
«Tra gli integratori principali per la gravidanza – prosegue Giovanni Scambia – troviamo l’acido folico, indicato principalmente per ridurre il rischio di difetti congeniti nel bambino: se assunto regolarmente nelle quantità consigliate, che vengono determinate in base alla storia personale e clinica della paziente, può portare ad una riduzione del 50-70% del rischio di difetti del tubo neurale (DTN)».
«Il ruolo del ginecologo e dello specialista è quello di assistere la donna a 360° – aggiunge Elsa Viora, Presidente Aogoi – specialmente durante la gravidanza, informandola su come prepararsi adeguatamente a questo momento così significativo della sua vita, attraverso l’alimentazione, l’apporto di nutrienti per garantire il corretto sviluppo del bambino, e attraverso uno stile di vita sano».
Relativamente all’aspetto della supplementazione in menopausa all’interno del Congresso, e riportato anche nel Decalogo delle “Buone pratiche in ginecologia”, è stato evidenziato che esistono anche soluzioni alternative a quelle ormonali per la riduzione delle vampate.
«Anche la menopausa, insieme alla gravidanza, rappresenta uno dei momenti più importanti della vita di una donna, non solo sotto l’aspetto sociale ed emotivo, ma e soprattutto da un punto di vista fisiologico – afferma Nicola Colacurci, Presidente AGUI – Come è noto, la menopausa è spesso accompagnata da sintomi molto fastidiosi e di difficile gestione quali ad esempio le vampate. Per una gestione ottimale di questo delicato momento della vita di una donna è anche possibile ricorrere all’utilizzo di sostanze naturali, come i fitoestrogeni – tra i più comuni quelli derivanti dalla soia – che, avendo una struttura simile a quella degli estrogeni naturalmente prodotti dalla donna, consentono di ristabilire l’assetto ormonale femminile».
La supplementazione e l’utilizzo degli integratori alimentari in ginecologia rappresentano quindi un valido sostegno per lo specialista, che diventa sempre più punto di riferimento per la donna, in tutti gli aspetti e le fasi della sua vita.