Secondo le analisi di New Line e IRI per Federsalus gli integratori alimentari hanno generato nell’ultimo anno un valore di 2,3 miliardi di euro per un totale di 168,2 milioni di confezioni immesse sul mercato attraverso i canali Farmacia e GDO (anno terminante a gennaio 2015). Il trend di crescita è dell’8% a valore e del 7,3% in unità vendute.
Secondo quanto emerso dall’indagine ‘Integratori alimentari: il consumatore e il ruolo del medico’, realizzata da GfK Eurisko per FederSalus, la farmacia si conferma il canale di riferimento per la vendita degli integratori alimentari, il cui fatturato ha superato quello del farmaco senza ricetta. In farmacia il valore totalizzato dagli integratori è pari a 2.164,4 milioni di euro, per un totale di 144 milioni di confezioni vendute, paragonabile a quello del farmaco senza ricetta, con trend però opposti sul fronte dei volumi di vendita: SOP e OTC registrano rispettivamente a volume -1,6% e -1% mentre a valore i trend sono +0,8% e +2,9%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La dinamica positiva sia in termini di consumi sia di valore generato è spiegata dal fatto che gli integratori sono in grado di intercettare in farmacia una domanda importante di salute, prevenzione e benessere, e dal ruolo consulenziale del farmacista.
Prendendo in considerazione la fetta del 62% del mercato le categorie top ten presentano, salvo alcune eccezioni, dinamiche di tutto rilievo sostenute dalle diverse strategie di promozione e di informazione messe in atto dalle aziende: informazione medica, attività e training alla vendita in farmacia.
Fonte: dati New Line anno terminante gennaio 2015
Il medico e il farmacista rappresentano delle figure di riferimento per le aziende e interlocutori privilegiati per il consumatore, seppure con ruoli diversi, e sono sempre più vicini al mondo degli integratori. Lo ha evidenziato la ricerca GfK Eurisko per Federsalus presentata sempre il 12 marzo. Nello specifico è stato il farmacista a consigliare integratori per la gestione dei disturbi da raffreddamento (38%), dei problemi di capelli (32%), per le problematiche del sonno (30%), la gestione di tono ed energia (28%), e per l’utilizzo di vitamine e sali minerali (25%). Hanno invece dichiarato che è stato il medico di famiglia a consigliare l’uso di integratori in particolare per problematiche gastrointestinali (intestinali 38%, gastrici 49%), cardiovascolari (colesterolo e dislipidemie 57%) e osteoarticolari (47%). Mentre il medico specialista, ha consigliato integratori per problemi relativi agli occhi (45%), all’apparato uro-genitale (35%) e per i disturbi femminili (25%).
Nella grande distribuzione, il mercato degli integratori, seppure con delle peculiarità, risponde a dinamiche analoghe a quelle osservate nel canale farmacia. In un contesto generalizzato di difficoltà dei settori e reparti della GDO, si distinguono per i trend di crescita le categorie e i segmenti che si posizionano in ambito benessere, a riprova che questa è un’area di forte interesse per il consumatore che si muove scegliendo tra mix di offerta e canali distributivi. Gli integratori alimentari sviluppano nel canale 146,4 milioni di euro per un totale di 24 milioni di confezioni vendute.
Le aree di mercato più importanti termini di quota a valore sono: Vitamine e Minerali, Benessere Intestinale, Linea Microcircolo, Benessere Cardiovascolare, Sport, Benessere e Bellezza, Tono ed Energia.
Fonte: elaborazione dati IRi anno terminante gennaio 2015
Riportano crescite importanti l’area dei prodotti per le articolazioni e quella dei prodotti per la depurazione, difesa, sport, benessere e bellezza, all’interno dell’area Età/Antiossidante sono di rilevo le performance dei prodotti per la donna.