Oggi in Italia sugli oltre 13 milioni di senior fra i 55 e i 75 anni, 2 milioni e mezzo (circa il 20%) sono i “nuovi senior”, un nuovo segmento demografico che gli osservatori stanno tenendo d’occhio con attenzione perché sta cambiando in maniera significativa. Ponte tra passato e presente, rappresentano l’anello forte della catena generazionale, dando sostegno ai genitori anziani, spesso fragili e non-autosufficienti, ma anche ai figli, le cui prospettive sono sempre più precarie rispetto a quelle della loro generazione.
Una recente ricerca condotta da GFK Eurisko offre interessanti spunti di riflessione su questa nuova fascia della popolazione, con un focus sui consumi per la salute e l’utilizzo di integratori alimentari.
La fotografia che emerge è quella di persone attive, dedite alla cura di sé e alla promozione del proprio benessere. Per la prima volta dopo 30 anni, mettono in pratica atteggiamenti verso la salute competenti e responsabili: praticano sport (2 su 3 pratica attività fisica), hanno ridotto il fumo, bevono meno alcolici. In presenza di un problema, appaiono orientati a risolvere e trovare soluzioni, diversamente dai Senior tradizionali, maggiormente fatalisti e inerti. Di conseguenza si sentono molto più in forma, hanno meno paura di ammalarsi e meno paura del futuro.
Sono più attenti all’alimentazione (più ingredienti freschi, più equilibrio nella dieta, più cibi naturali) e consapevoli (attenti agli ingredienti). A conferma di questi atteggiamenti, integrano più degli altri la propria alimentazione con probiotici, in una logica di attenzione alla salute e orientamento alla prevenzione (4 su 10 integrano l’alimentazione con vitamine, sali minerali o probiotici).
“Anche per questa nuova fascia della popolazione, gli integratori si confermano una scelta consapevole per il mantenimento del proprio benessere – afferma Isabella Cecchini, direttrice del Dipartimento di ricerche sulla salute di GfK Eurisko – ma anche come soluzione ai piccoli disturbi in diverse aree: da quella più tradizionale per recuperare tono/energia, alle aree più specialistiche per la prevenzione in area cardiovascolare e metabolica fino alla prevenzione dei disturbi legati all’invecchiamento e alla menopausa. I nuovi senior appaiono più attenti e informati dei senior ‘tradizionali’, rivolgendosi sia al medico che al farmacista per farsi consigliare sulla scelta degli integratori alimentari più adatti alle proprie esigenze, soprattutto nell’area dei piccoli disturbi”.
Si conferma il ruolo degli integratori alimentari come presidio per il mantenimento e la promozione della salute, ma anche come strategia per la soluzione di piccoli disturbi in diverse aree: dall’area più tradizionale dell’integratore per recuperare tono/energia, alle aree più specialistiche per la prevenzione in area cardiovascolare e metabolica, fino alla prevenzione dei disturbi legati all’invecchiamento e alla menopausa.
Da un lato il consumatore appare sempre più attento e competente e cerca in autonomia informazioni sul web, dall’altro chiede consiglio esperto a medico e farmacista, soprattutto nell’area dei piccoli disturbi.
Amano le innovazioni tecnologiche. Non solo utilizzano maggiormente Internet, ma fanno un uso multimediale dello smartphone. Ben il 29% ha usato/usa una App per la salute, principalmente quelle per controllare l’alimentazione, l’attività fisica, i ritmi fisiologici (sonno, ore di lavoro), favorire la gestione dello stress.
Fonte:federsalus.it