Cavi dell’Obesità: Ginkgo Biloba come Potenziale Rimedio Naturale contro l’Obesità e i Suoi Meccanismi Molecolari
I cambiamenti drammatici nella struttura dietetica e nell’assunzione di nutrienti degli ultimi tre decenni hanno contribuito a rendere l’obesità una epidemia globale.
Si stima che entro il 2025 >6% degli uomini e il 9% delle donne saranno gravemente obesi (BMI ≥ 35 kg/m2). L’obesità è stata identificata come un fattore di rischio chiave per una serie di malattie metaboliche, tra cui ictus, diabete, aterosclerosi, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.
Per contrastare l’obesità e i disturbi metabolici correlati, gli scienziati hanno compiuto grandi sforzi nello sviluppare farmacoterapie più sicure ed efficaci per la prevenzione e il trattamento dell’obesità.
Negli ultimi decenni, sono stati individuati vari rimedi a base di erbe con buoni effetti sulla perdita di peso o che mostrano molteplici effetti benefici nel trattamento dei disturbi associati all’obesità.
Un numero crescente di evidenze ha dimostrato che alcuni medicinali a base di erbe presentano profili di sicurezza e un’efficacia clinica nella prevenzione e nel trattamento dell’obesità, con notevoli effetti sulla perdita di peso e pochi o nessun effetto collaterale.
Tuttavia, a differenza dei farmaci occidentali, i medicinali a base di erbe sono miscele complesse di una varietà di costituenti naturali chimicamente diversi, che di solito esercitano i loro effetti terapeutici interagendo con vari bersagli attraverso diversi componenti in modi differenti. Pertanto, individuare in modo efficiente gli ingredienti anti-obesità essenziali nei medicinali a base di erbe e decifrare i relativi meccanismi d’azione rimangono delle sfide per gli scienziati nel campo dell’etnofarmacologia.
Considerando che la maggior parte dei costituenti delle erbe è scarsamente assorbita per via orale e una parte considerevole dei costituenti delle erbe può essere facilmente metabolizzata in vivo, è più probabile che la maggior parte dei costituenti delle erbe possieda i propri effetti anti-obesità mirando a bersagli terapeutici gastrointestinali chiave multipli.
È stato riportato che diversi enzimi digestivi chiave distribuiti nel sistema gastrointestinale umano (come la lipasi gastrica e la lipasi pancreatica) giocano un ruolo cruciale nell’assorbimento dei lipidi, e sono stati confermati come bersagli terapeutici chiave per prevenire e trattare l’obesità.
In particolare, la lipasi pancreatica umana (hPL), una serina idrolasi chiave secreta dal pancreas umano responsabile dell’idrolisi di circa il 70% dei lipidi alimentari, è stata validata come il bersaglio più importante per la regolazione dell’assorbimento dei lipidi.
Di seguito, per individuare in modo efficiente gli inibitori di hPL naturalmente presenti nei medicinali a base di erbe, è stata proposta una nuova strategia integrando il recentemente sviluppato saggio di inibizione di hPL basato sulla fluorescenza e l’analisi chimica globale basata sulla spettrometria di massa, che consente di individuare in modo efficiente il medicinale a base di erbe più potente contro hPL e di decifrare i suoi costituenti.
Dopo lo screening degli effetti anti-hPL di ottanta medicine a base di erbe, l’estratto di Ginkgo biloba è stato individuato con l’attività anti-hPL più potente. Il profilo chimico globale dei costituenti delle erbe accoppiato con il saggio di inibizione di hPL ha rivelato che i bioflavonoidi e diversi flavonoidi in Ginkgo biloba sono costituenti chiave anti-hPL.
Tra tutti i trentotto costituenti testati, solo: bilobetina, quercetina, isoginkgetina e ginkgetina hanno mostrato potenti effetti anti-hPL (valori di IC50 <2,5 μM). Le analisi cinetiche di inibizione hanno suggerito che bilobetina, quercetina, isoginkgetina e ginkgetina agivano come inibitori non competitivi di hPL, con valori di Ki <2 μM.
Le simulazioni di docking hanno rivelato che quattro bioflavonoidi (bilobetina, quercetina, isoginkgetina e ginkgetina) potevano legarsi saldamente a hPL nella cavità 2, diversa dalla cavità di legame della quercetina su hPL.
Ulteriori indagini hanno dimostrato che le combinazioni di quercetina e un inibitore di hPL di tipo bioflavonoide (sciadopitysin o bilobetin) hanno mostrato effetti sinergici anti-hPL, suggerendo che i multi-componenti nell’estratto di Ginkgo biloba possano generare un effetto anti-hPL più potente.
Nel complesso, lo studio ha individuato i costituenti anti-obesità in Ginkgo biloba e ne hanno esplorato i meccanismi anti-hPL e gli effetti sinergici a livello molecolare, risultando utili per comprendere ulteriormente i meccanismi anti-obesità del Ginkgo biloba.
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Fonte: Min Zhang, Xu-Dong Hou, Wei Liu, Lu Wang, Mei-Fang Jiang, Jie Hou, Hui Tang, Guang-Bo Ge,Uncovering the anti-obesity constituents in Ginkgo biloba extract and deciphering their synergistic effects, Fitoterapia, Volume 171, 2023, 105669, ISSN 0367-326X, https://doi.org/10.1016/j.fitote.2023.105669.