La carie dentale è un problema dell’infanzia assai diffuso e in costante aumento in tutto il mondo. Si tratta di una patologia orale alla quale concorrono molti fattori: composizione della saliva, abitudini alimentari, esposizione al fluoro e squilibri del microbiota orale. Un ruolo importante è giocato dagli streptococchi mutans, in particolare Streptococcus mutans e Streptococcus sobrinus.
L’assunzione di probiotici orali per aiutare a riequilibrare il microbiota orale e, di conseguenza, migliorare la salute del cavo orale, è un concetto abbastanza nuovo; alcuni probiotici hanno effettivamente riportato una riduzione dei livelli di S. mutans e apparentemente un minor numero di carie dentali, ma presentano alcuni limiti in termini di capacità di colonizzare i tessuti orali.
Molto interessante, invece, un ceppo appartenente ad una nuova generazione di probiotici commensali con basso potenziale patogeno, provenienti dal cavo orale umano; si tratta dello Streptococcus salivarius un ceppo bioprotico in grado di inibire gli streptococchi mutans grazie a un relativamente ampio spettro di sostanze inibenti batteriocino simili, ossia le salivaricine A2, MPS, 9 e M, capaci di antagonizzare lo S. mutans e S. sobrinus e limitare la progressione della carie.
Il ceppo è inoltre in grado di ridurre l’accumulo della placca e l’acidità della saliva grazie alla produzione di due enzimi, rispettivamente, la dextranasi e l’ureasi. Studi recenti ne hanno rivelato, insieme al profilo di sicurezza e tollerabilità, la capacità di colonizzare e persistere nel cavo orale umano, ridurre la formazione di placca, abbassare la conta di S. mutans nei bambini e ridurre le gengiviti severe e moderate e le periodontiti negli adulti.
Di recente pubblicazione (Ottobre 2015) è uno studio clinico randomizzato, controllato, svoltosi tra Marzo e Settembre 2014 nella zona di Milano, nel quale sono stati arruolati settantasei ragazzi (6-17 anni), di cento valutati, classificati come ad alto rischio (possibilità di evitare nuove cavitazioni <25), sulla base dei risultati del Cariogram (software basato su un algoritmo) che è un sistema di valutazione complessiva del rischio di sviluppare carie, messo a punto in Svezia, che tiene conto di molti fattori tra i quali il tipo di dieta, l’assunzione o meno di fluoro, il pH salivare e la presenza di elevati livelli di S.mutans. Trentotto di questi ragazzi sono stati trattati per 90 giorni con un prodotto a base di S. salivarius ogni sera, appena prima di coricarsi; gli altri sono serviti come controllo (gruppo non trattato). I principali obiettivi dello studio erano due:
- Stabilire il profilo di sicurezza e tollerabilità del prodotto a base di salivarius M18 in bambini ad alto rischio di sviluppare nuove carie;
- valutare negli stessi bambini qualsiasi variazione del Cariogram che si verificasse dopo 90 giorni di trattamento con il prodotto a base di S. salivarius.
Il gruppo trattato, dopo novanta giorni, ha registrato una
- riduzione significativa di oltre il 70% della possibilità di sviluppare carie
mentre nel gruppo di controllo la differenza non era di rilevanza statistica. A fronte di alcuni miglioramenti del gruppo trattato con S. salivarius probabilmente attribuibili ad una dieta adatta, a cambiamenti nell’igiene orale e/o alla profilassi (programma fluoro), possono invece essere collegati al trattamento, con chiara evidenza, i parametri “quantità di placca”, “streptococchi mutans” e “capacità tampone”.
- La placca e gli streptococchi mutans si sono ridotti di circa il 50% e il 75%, rispettivamente.
Al contrario il gruppo non trattato non ha mostrato lo stesso tipo di miglioramento e gli unici cambiamenti statisticamente significativi erano dovuti ad un migliore controllo della dieta, dell’igiene orale e all’approccio profilattico con il fluoro.
Il trattamento con il prodotto a base di S. salivarius:
- ha aumentato significativamente la “possibilità di evitare nuove cavitazioni dentali” (da 20 a 70)
- ha ridotto il parametro “batteri” (da 29 a 7)
- ha ridotto la “suscettibilità” (da 23 a 9).
Nessuna variazione rilevante si è evidenziata nel gruppo non trattato. Infine, il trattamento a base di S. salivarius ha dimostrato un ottimo profilo di sicurezza senza effetti collaterali correlati al trattamento e nessun abbandono della terapia. La tollerabilità è stata valutata come “buona” da 35 soggetti e “ottima” da 38 soggetti e risultati sovrapponibili si sono ottenuti per quanto riguarda la compliance.
Fonte:‘ Cariogram outcome after 90 days of oral treatment with Streptococcus salivarius M18 in children at high risk for dental caries: results of a randomized, controlled study’ Clinical, Cosmetic and Investigational Dentistry 2015:7 107–113