Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, l’aumento dei valori pressori in gravidanza, anche entro i limiti di norma, si associa a un incremento nella prole del rischio di obesità. Afferma il coautore Ju-Sheng Zheng, dell’Università di Qingdao in Cina: «Questo è il primo studio a dimostrare che tra le gestanti in cui sale la pressione aumentano le probabilità di sovrappeso per i figli».
La ricerca, svolta su un’ampia coorte di coppie madre-figlio, ha rivelato che i bambini nati da donne la cui pressione era aumentata nel secondo trimestre avevano il 49% di probabilità in più di essere obesi o sovrappeso nell’infanzia, mentre l’ipertensione nel terzo trimestre aumentava il rischio del 14% rispetto alle gravide normotese. «Ma anche in queste ultime le probabilità di sovrappeso nella prole aumentavano tra il 5 e l’8% se la pressione sanguigna in gravidanza, pur rimanendo normale, aumentava nel secondo o nel terzo trimestre rispetto ai valori pre-gravidici» scrivono gli autori, ricordando che in passato alcuni studi avevano suggerito che l’ipertensione in gravidanza fosse legata a un aumento dell’indice di massa corporea (BMI) nella prole.
Per approfondire l’argomento con dati prospettici, i ricercatori hanno utilizzato una coorte formata da 338.413 coppie madre-figlio residenti nell’area di Jiaxing in Cina e seguite tra il 1999 e il 2013. «Dai risultati emerge che nel primo trimestre di gestazione la presenza di ipertensione materna, espressa da valori superiori a 140 su 90 millimetri di mercurio (mmHg), non si associa a variazioni significative di sopravvivenza o di comparsa di obesità secondaria nei figli» riprende Zheng. Diversi, invece, i dati relativi al secondo e terzo trimestre, dove l’associazione tra aumento pressorio e rischio di obesità si è rivelata significativa. «Questi risultati non solo aprono la strada all’acquisizione di nuove conoscenze riguardo ai meccanismi biologici dell’obesità infantile, ma suggeriscono l’importanza del monitoraggio pressorio nella medio-tarda gravidanza anche in termini di prevenzione dell’obesità infantile» concludono gli autori.
Jcem 2017. Doi: 10.1210/jc.2017-01500
https://academic.oup.com/DocumentLibrary/ENDO/JCEM/jc.2017-01500_promo.pdf