L’osteoporosi è diventata una delle malattie più diffuse e costose del mondo. Le sue caratteristiche patologiche includono osteopenia, la degradazione della microstruttura del tessuto osseo e l’aumento della fragilità ossea.
Nella medicina tradizionale cinese la preparazione fitoterapica Rhizoma Drynariae (rizoma di Drynaria fortunei; anche nota come Gu Sui Bu) è stata comunemente utilizzata per la cura dell’osteoporosi e della pseudoartrosi delle ossa. Il principio attivo più importante presente in Rhizoma Drynariae è la naringina, che si trova anche in altri vegetali come, ad esempio, il pompelmo (Citrus x paradisi). L’esatto meccanismo sottostante l’azione benefica di Rhizoma Drynariae non è stato ancora del tutto chiarito.
L’osteoprotegerina (anche fattore di inibizione dell’osteoclastogenesi, OCIF) è una proteina recettoriale che gioca un ruolo importante nella differenziazione degli osteoblasti e nella formazione ossea. Gli attivatori e i ligandi dell’osteoprotegerina sono dei promettenti target farmacologici e sono stati al centro di diversi studi sullo sviluppo di terapie contro l’osteoporosi. In questa sperimentazione (in vitro) è stato rilevato che la naringina può potenziare sinergicamente l’azione di 1,25 (OH)2D3 nel promuovere la secrezione di osteoprotegerina dagli osteoblasti. Inoltre, la naringina può anche influenzare la generazione di osteoclasti (inibizione in termini concentrazione-dipendente) e la successivamente perdita ossea durante la coltura di organi.
In conclusione, da questa ricerca emerge che, in colture ossee, la naringina può aumentare l’attività della vitamina D3, la produzione di osteoprotegerina, può ridurre il numero degli osteoclasti e prevenire la perdita ossea. Lo studio fornisce quindi l’evidenza che i composti naturali come la naringina hanno un potenziale d’azione per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi.
XuT,WangL,TaoY,JiY,DengF,WuXH.The function of naringin in inducing secretion of osteoprotegerin and inhibiting formation of osteoclasts. Evid Based Complement Alternat Med 2016;2016:8981650.