Nella medicina popolare dell’ area mediterranea è apprezzato l’ infuso delle foglie nei casi di diarrea, ulcera peptica, problematiche della pelle, come antinfiammatorio e antispasmodico [1] proprietà attribuita all’ elevata percentuale di polifenoli altamente polimerici presenti nell’ estratto acquoso [2] ed anche alla loro particolare composizione (acido gallico, acido protocatechico, catechine, epigallocatechine, kaemferolo, mirecetina, quercetina, proantocianidine, procianidine, rutina ) che ne conferisce una notevole attività gastroprotettiva [3].
Le proprietà antiossidanti dei polifenoli sono dovute alle loro proprietà redox, che permettono loro di agire come agenti riducenti, donatori di idrogeno, chelatori di metalli e singoli estintori di ossigeno. I polifenoli presenti nel C. creticus subsp. Eriocephalus presentano un’ampia gamma di effetti biologici ed includono anche azioni antibatteriche confermate dai diversi risultati ottenuti in grado di inibire la crescita di batteri come Staphylococcus aureus ed Escherichia coli [4].
Un altro studio [5] ha dimostrato che l’infuso del C. incanus riduce l’adesione batterica iniziale contro Streptoccus mutans, batterio cariogeno primario, per la presenza dei polifenoli. Per mezzo della rilevazione diode array e della spettrometria di massa, sono stati identificati 29 polifenoli, compresi ellagitannini, flavanoli e flavonoli glicosilati. L’attività antibatterica in vitro degli estratti è stata esaminata utilizzando un test vivo/morto. Ulteriori esperimenti in situ hanno indicato che il risciacquo con l’infuso di C. incanus ha ridotto la colonizzazione batterica iniziale su campioni di smalto esposti a fluidi orali per oltre otto ore. Inoltre, è stato dimostrato al microscopio elettronico a trasmissione che l’applicazione dell’infuso di C. incanus modifica la pellicola salivare acquisita, ottenendo una morfologia più densa di elettroni. Si può presumere che i polifenoli siano responsabili degli effetti osservati.
1. Attaguile G et al. J. of Ethnopharm. ; 92:245-250, 2004
2. Petereit F et al., Phytochemistry, 30:981-985,1991
3. Attaguile G et al., Pharmacological Res, 31 (1):29-32, 1995
4. Boumama H et al., J. of Phatmacological Res., 31 (1):29-32, 1995
5. Wittpahl G et al. Planta Med. , 81(18):1727-35., 2015