Nella popolazione presa in esame, la maggior parte delle madri (231, 95,9%) ha riferito di aver assunto vitamine durante la gravidanza, ma solo 87 (36,1%) durante i sei mesi precedenti il concepimento, e 128 (53,1%) hanno affermato di averle prese nel primo mese di gravidanza. Complessivamente 55 bambini (22,8%) hanno soddisfatto i criteri per l’ASD, 60 (24,9%) hanno avuto uno sviluppo non tipico e 126 (52,3%) hanno avuto uno sviluppo tipico. I bambini nel gruppo ASD avevano maggiori probabilità di essere maschi rispetto ai bambini nel gruppo di sviluppo tipico (38/55 [69,1%] vs 65/126 [51,6%]). Tra i figli di donne che avevano assunto vitamine nel primo mese di gravidanza, la prevalenza di ASD è stata del 14,1% (18/128), rispetto al 32,7% (37/113) nei figli di donne che non avevano assunto le vitamine in tale periodo. I bambini le cui madri hanno assunto vitamine all’inizio della gravidanza hanno anche avuto sintomi meno gravi di autismo e punteggi cognitivi più alti. Inoltre, i figli delle donne che avevano assunto una dose maggiore di acido folico medio totale durante il primo mese di gravidanza hanno mostrato la riduzione più grande del rischio di ASD. Secondo gli autori, saranno necessarie ulteriori indagini sulle dosi necessarie, in particolare per l’acido folico, e sugli effetti di altri elementi nell’ambiente prenatale che potrebbe aumentare il rischio di ASD.
JAMA Psychiatry. 2019. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2018.3901 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30810722