«Che si parli di raffreddore, influenza, sinusiti o allergie» precisa Matteo Gelardi, otorinolaringoiatra del Policlinico universitario di Bari «è sempre coinvolta la mucosa nasale che produce il muco, prima barriera di difesa dagli agenti esterni quali batteri, virus, particolato atmosferico e pollini. La principale causa delle infezioni delle vie aeree è rappresentata dalla fisiologica immaturità immunologica del bambino» chiarisce, ma «anche altri meccanismi di difesa sono immaturi: la riduzione della clearance mucociliare determina infatti un prolungamento della permanenza dei patogeni nelle mucose nasali e faringee facilitando l’infezione». «Se, a causa di un’infezione virale delle alte vie respiratorie le cellule ciliate del naso non riescono ad espletare al meglio la propria funzione» ricorda Lorenzo Drago, microbiologo dell’Università degli studi di Milano «si possono instaurare sovrainfezioni batteriche che tendono a formare biofilm, un insieme di cellule batteriche adese tenacemente a una superficie e incluse in una matrice extracellulare composta essenzialmente da polisaccaridi e proteine. I biofilm sono una modalità di crescita protetta che consente ai batteri di sopravvivere in un ambiente ostile e li rende in grado di resistere sia all’azione del sistema immunitario sia agli antibiotici, incapaci di penetrarlo».
«I virus sono i principali microorganismi coinvolti nelle infezioni respiratorie» riprende Mastromarino. «In più del 60% i rhinovirus ne sono la causa e sono associati ad almeno il 60% degli episodi di esacerbazione dell’asma. I principali agenti eziologici delle infezioni delle alte vie respiratorie oltre ai rhinovirus sono il Vrs, gli adenovirus, i virus influenzali e parainfluenzali.» Tornando all”uso del resveratrolo nella pratica medica, questo «è stato limitato dalla sua scarsa solubilità e stabilità in soluzione acquosa ma, recentemente, è stata messa a punto una formulazione acquosa in combinazione con il carbossimetilbetaglucano (Cmg) che conferisce solubilità e stabilità al resveratrolo, ritardandone la naturale degradazione e aumentando anche la sua biodisponibilità, velocità di assorbimento e idratazione mucosale, senza condizionare la sua attività biologica».
Il nostro gruppo di ricerca, aggiunge Mastromarino, ha valutato l’attività antivirale nei confronti del rhinovirus del resveratrolo e dell’associazione resveratrolo/Cmg in un sistema ex-vivo di epitelio nasale umano. Da solo o in associazione, spiega, resveratrolo ha determinato il ripristino della motilità ciliare compromessa dalla riduzione virale e una riduzione di 1.000 volte della quantità di virus prodotto e rilasciato dalle superfici apicale degli epiteli nasali. L’attività antivirale del resveratrolo è risultata associata alla inibizione della sovraespressione di Icam-1 che rappresenta il recettore cellulare per la maggior parte dei rhinovirus. Dato che il resveratrolo non colpisce il virus ma inibisce le vie cellulari utili al virus, le possibilità che si creino ceppi resistenti è improbabile». L’efficacia in pediatria, anche in forme allergiche, è stata confermata usando la formulazione in spray nasale di resveratrolo/Cmg.