In una popolazione di microrganismi esposta ad antibiotici, possono sopravvivere e moltiplicarsi soltanto quelli che, grazie a mutazioni, hanno sviluppato meccanismi di resistenza. Una terapia antibiotica condotta in modo incompleto o comunque inappropriato favorisce quindi la proliferazione delle popolazioni microbiche resistenti. Di conseguenza, la crescente resistenza antimicrobica riduce le possibilità di prevenire e trattare un’ampia gamma di infezioni.
Oggi le resistenze batteriche rappresentano una grande emergenza sanitaria, anche perché favoriscono il ritorno di malattie infettive che si pensavano sconfitte o sotto controllo.
Appropriatezza prescrittiva e corretta diagnosi, aderenza alla terapia, ricerca scientifica, antimicrobial stewardship, sono mezzi per contrastare l’antibioticoresistenza affiancati, naturalmente, alla prevenzione delle infezioni.
Le infezioni si sviluppano con maggiore frequenza e gravità nelle persone che presentano una riduzione dell’efficienza del proprio sistema immunitario come le persone con patologie cardiache, con diabete, con AIDS o i pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici. Inoltre, il tasso di infezioni batteriche severe cresce all’aumentare dell’età: sopra i 65 anni di almeno tre volte, sopra i 75 anni di quattro volte.
Risulta quindi chiaro che mantenere in equilibrio il sistema immunitario soprattutto di questi pazienti fragili può contrastare l’insorgenza di infezioni e la conseguente necessità di ricorrere all’uso di antibiotici.
Prevenire le infezioni per contrastare l’antibioticoresistenza con l’aiuto di integratori
Alcuni integratori si rivelano particolarmente efficaci a questo scopo. Principalmente si trovano quelli a base di echinacea, eleuterococco, ginseng, pappa reale, propoli, miele, arginina, glutammina, vitamina C, spirulina, probiotici.
Di ogni integratore va naturalmente sempre considerata l’appropriatezza d’uso in base alle possibili patologie e alle interazioni con farmaci che possono renderli sconsigliabili.