Ovaio policistico: Berberina un valido supporto? | Gruppo FarmaImpresa
Questa è stata la domanda a cui ha voluto rispondere l’ultimo studio pubblicato su Nutrients il cui scopo è stato quello di valutare la correlazione tra estratto di Berberina e ovaio policistico.
“La ricerca su un prodotto a base di berberina potrebbe rappresentare una buona strategia per il trattamento dell’ovaio policistico?”
Questa è stata la domanda a cui ha voluto rispondere l’ultimo studio pubblicato su Nutrients il cui scopo è stato quello di valutare la correlazione tra estratto di berberina e ovaio policistico.
Un nuovo studio pubblicato su Nutrients ha individuato come la berberina, una sostanza estratta dalle radici delle berberidaceae, comunemente chiamate piante della famiglia del crespino, possa essere introdotta come un integratore alimentare utile nel trattamento dell’ovaio policistico, una tra le più diffuse malattie endocrine frequente nelle donne in età riproduttiva caratterizzata da condizioni di squilibrio ormonale, dismetabolismo ed infiammazione.
La berberina è un estratto delle berberidacee con noti effetti benefici sulla salute umana, diversi studi hanno evidenziato come essa sia efficace nel ridurre la resistenza all’insulina e all’obesità.
In particolare, ha la capacità di ridurre, in termini di volume e massa, il tessuto adiposo viscerale che è correlato al rischio cardiovascolare, in vitro e in modelli murini ossia tramite studi con topi modificati in laboratorio.
Nell’uomo è stato ipotizzato come l’insulino-resistenza sia uno tra i fattori chiave che porterebbe ad obesità e cicli anovulatori nelle pazienti affette da ovaio policistico. Si è dimostrato come la berberina induca un miglioramento dell’insulino-resistenza con conseguente miglioramento della regolarità nei cicli mestruali, nonché è stato osservato come l’assunzione di berberina vada a ridurre i valori di proteina C reattiva, uno tra gli indici dell’infiammazione in donne affette da ovaio policistico.
Lo studio sulla correlazione tra estratto di berberidacee, la berberina, e ovaio policisitico
Al fine di verificare la correlazione tra ovaio policistico e berberina è stato condotto uno studio che ha visto coinvolte un numero di 12 donne con caratteristiche specifiche: sovrappeso, ovaio policistico e mestruazioni normali.
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’effetto dell’estratto di berberina, in una fase pre e post-intervento, su una vasta scala di parametri metabolici ed infiammatori come: la resistenza all’insulina tramite valutazione dell’indice Homa, metabolismo lipidico, infiammazione mediante valutazione di protina C-reattiva e Tnf-alpha, ormoni sessuali e sintomi correlati all’iperandrogenismo come l’acne; malattie del metabolismo tipiche delle donne affette da ovaio policistico.
Ha, inoltre, valutato la variazione della composizione corporea ovvero la massa magra e la massa grassa, il Vat, utilizzando la Dxa, uno strumento per la valutazione della composizione corporea; coinvolgendo tutti i soggetti in un solo gruppo, i quali sono stati trattati con un estratto di berberina cosiddetto “Berberina Fitosoma Bbr-Pp” in combinazione con lecitina di girasole, un emulsionante derivante dai semi della medesima pianta, proteina di pisello ed estratto di semi d’uva.
La ricerca ha avuto durata complessiva di due mesi con una somministrazione programmata di berberina Fitosoma pari a 550 mg al giorno.
I risultati dello studio sulla correlazione tra berberina ed Ovaio policistico
Dallo studio è emerso come la somministrazione di berberina abbia effetti statisticamente rilevanti sull’indice Homa, utilizzato per la rilevazione all’insulino-resistenza, della glicemia e dei livelli di insulina dopo 30 e 60 giorni dall’integrazione di berberina.
È, inoltre, emerso come la somministrazione di berberina fitosoma abbia modulato e migliorato anche il profilo lipidico con una riduzione significativa dei valori di V-Ldl e trigliceridi e una significativa modulazione del testosterone e della globulina legante l’ormone sessuale.
Si è, successivamente, osservata una riduzione di quelli che sono i sintomi dell’acne con un miglioramento della composizione corporea: riduzione di Bmi, circonferenza vita, circonferenza fianchi, rapporto W/H, Vat, massa totale, massa grassa.
Infine, si sono riscontrati risultati positivi anche nella risposta infiammatoria, caratterizzante l’ovaio policistico, con una riduzione dei valori di Pcr e Tnf-alpha.
È, quindi, sorto come l’estratto delle berberidacee, la berberina, possa avere molteplici attività positive, come la riduzione all’insulino-resistenza, l’acne, l’androgenismo e l’infiammazione.
La berberina, pertanto, potrebbe rappresentare una buona strategia per il trattamento della sindrome dell’ovaio policistico, una condizione che colpisce il 5-10% delle donne in tutto il mondo.