Il numero speciale “ω-3 PUFAs in the Prevention and Cure of Inflammatory, Degenerative, and Neoplastic Diseases” pubblicato da “BioMed Research International” propone una serie di revisioni finalizzate a fare il punto sulla ricerca e sulle potenzialità degli acidi grassi omega 3. Tutti i report sono visionabili integralmente sul sito BMRI. Gli autori analizzano la letteratura scientifica inerente tutti i possibili e potenziali ambiti di impiego degli omega 3. Gli acidi grassi polinsaturi omega-3 (n-3 PUFA), l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), sono riconosciuti come essenziali in quanto promuovono una salute ottimale e apportano benefici in presenza di malattie infiammatorie croniche come l’aterosclerosi, il fegato grasso e diverse malattie infiammatorie gastrointestinali.
Negli ultimi anni una serie di scoperte inerenti ad EPA e DHA hanno generato molto interesse, alimentate fra l’altro dalla scoperta dell’azione questi sul recettore GPR120 (G Protein-coupled Receptor 120). L’intera monografia BMRI offre spunti interessanti. Uno di questi riguarda le evidenze che n-3 PUFA potrebbe ridurre varie malattie gastriche associate a Helicobacter pylori, fino ad avere effetti preventivi sul tumore gastrico associato a H. pylori, con capacità di influenzare target multipli quali la proliferazione, la sopravvivenza, l’angiogenesi, l’infiammazione e le metastasi.
Nonostante H. pylori sia riconosciuto come cancerogeno di classe 1 dallo IARC, la questione se la sua eradicazione può prevenire il cancro gastrico è ancora dibattuta. In realtà, eziologia e patogenesi sono influenzati da numerosi fattori che comprendono il genotipo, la virulenza, la risposta dell’ospite ecc. Questo premesso, recentemente alcuni ricercatori hanno esaminato gli effetti antiinfiammatori, antimicrobici e rigeneranti degli n-3 PUFA sulle malattie gastriche indotte da H. pylori ed è emerso che un maggiore accumulo nutrizionale di n-3 PUFA è associato ad un minor rischio di sviluppo del cancro gastrointestinale, questo sia in modelli animali che negli uomini. Studi recenti suggeriscono che gli n-3 PUFA endogeni ritardano la progressione del cancro allo stomaco ed elevati livelli di n-3 PUFA potrebbe essere una strategia importante per ritardare/prevenire il cancro gastrointestinale in pazienti ad elevato rischio.
È ragionevole ritenere che la supplementazione con n-3 PUFA, in combinazione con altri agenti antitumorali, possa migliorare l’efficacia della prevenzione del tumore gastrointestinale.
Park JM, Jeong M, Kim EH, Han YM, Kwon SH, Hahm KB. Omega-3 polyunsaturated fatty acids intake to regulate helicobacter pylori-associated gastric diseases as nonantimicrobial dietary approach. Biomed Res Int 2015;2015:712363.