Identificare il ruolo del medico nei confronti del paziente
Il ruolo del medico, in qualità di punto di riferimento per il paziente, deve essere valorizzato nella gestione degli integratori che possono avere una funzione importante nel generare e mantenere un buono stato di salute. Oggi è necessario che il medico di medicina generale continui a mantenere un ruolo di rilievo nella gestione delle problematiche correlate all’integrazione alimentare, in modo da essere un punto di riferimento per il corretto utilizzo degli integratori alimentari.
In una recente indagine sui consumatori condotta da GfK, è stata rilevata una conoscenza sugli integratori alimentari non del tutto precisa e in alcuni casi non corrispondente alla definizione corretta di integratori alimentari, ossia di “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico”.
Con riferimento alle funzioni attribuite agli integratori, la prevenzione/soluzione di problemi specifici rientra tra le funzioni su cui si registra minore consapevolezza da parte dei consumatori, anche tra gli user che sono in generale più informati rispetto al totale degli intervistati.
Il consiglio del medico è essenziale per trasferire ai consumatori una conoscenza adeguata delle proprietà degli integratori alimentari e del loro corretto utilizzo, considerando i diversi approcci al mondo dell’integrazione alimentare da parte dei consumatori.
I consumatori di integratori non sono tutti uguali, hanno logiche di bisogno, di utilizzo e modi di vivere l’integrazione alimentare diversi. Per questo motivo, occorre agire su leve differenti in modo da presidiare le varie categorie, per identificare le direzioni e per ottimizzare le strategie del futuro.
Il 23% dei consumatori utilizza più di una categoria di integratori (multi-utilizzatori), il 18% li utilizza con finalità di equilibrio della salute, un altro 18% con finalità di rinforzo e sostegno, il 13% per semplificare la vita.
Nella categoria degli user rientra poi un 26% di consumatori che presentano un atteggiamento “passivo” verso l’utilizzo degli integratori e che tendono a farsi guidare nell’utilizzo dal medico in risposta ad uno specifico problema. A questo gruppo appartengono i cosiddetti “agnostici” verso la categoria degli integratori alimentari e coloro che utilizzano gli integratori con una finalità di contrasto del senso di “decadimento” associato all’avanzare dell’età. Tali categorie di user sono anche quelle con le più elevate percentuali di entrata in contatto con il mondo dell’integrazione alimentare tramite il medico: il 39% per gli “agnostici” e il 47% per gli altri.
Individuare il mix di canali da cui aggiornarsi
In un settore dove le informazioni raccolte dal web da parte dei consumatori possono spesso essere poco precise, l’aggiornamento continuo del medico è essenziale per migliorare il dialogo con i propri assistiti per poter trasferire loro informazioni puntuali circa il corretto utilizzo degli integratori alimentari.
Nella sua attività di aggiornamento continuo, che non è più solo incentrata sul ruolo dell’informatore scientifico, il medico utilizza sempre più forme di aggiornamento multicanale.
Il 31% degli aggiornamenti scientifici del medico di medicina generale avviene attraverso la rete: l’aggiornamento sul web presenta un peso del 16%, tramite percorsi FAD/ECM online del 10% e tramite l’accesso a newsletter informative ricevute per email del 5%.
Il 93% dei medici italiani utilizza ogni giorno il web per lavoro collegandosi in media 8 ore la settimana. Gli accessi al web non avvengono più solo dal computer, ma anche da dispositivi mobili: il 61% utilizza un tablet per lavoro (+55% dal 2013) e l’88% uno smartphone (+51% dal 2013).
I social ricoprono ormai un ruolo attivo anche nella formazione del medico: il 9% dei medici di base utilizza i canali social nella propria professione per collegarsi principalmente con colleghi o esperti, siti di associazioni o società scientifiche e di riviste scientifiche.