Gli steroli vegetali, composti bioattivi contenuti nei vegetali, si suddividono in 2 categorie, fitosteroli e fitostanoli. I fitostanoli si differenziano dai fitosteroli, oltre che per la forma chimica, anche per il minore assorbimento intestinale (0.2% contro il 2% dei fitosteroli). In commercio sono disponibili diversi prodotti arricchiti in steroli vegetali, che si possono trovare naturalmente anche in molti alimenti quali mais, semi di cotone, arachidi, olio di lino, legumi e frutta secca. Dai primi anni 90’ si conosce la capacità dei fitosteroli di inibire l’assorbimento intestinale del colesterolo, con un effetto di riduzione della colesterolemia LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) senza modificazioni significative di quella HDL (“il colesterolo buono”) o della trigliceridemia.
Questi risultati sono particolarmente importanti per le donne in Menopausa in quanto, in questa fase della vita, aumenta il rischio di ipercolesterolemia, aterosclerosi e patologie associate.
In un studio (Gylling, Rajaratnam et al. 2006), pubblicato su Menopause, sono stati osservati gli effetti indotti da un consumo giornaliero di margarine arricchite con fitostanoli sulla riduzione della colesterolemia, e sul mantenimento di tale effetto a lungo termine, in donne in Menopausa moderatamente ipercolesterolemiche, con o senza problemi cardiovascolari.
60 donne sono state suddivise in base all’età, all’indice di massa corporea (BMI) e ai livelli iniziali di colesterolo e trigliceridi ematici, in 3 differenti gruppi con diverso trattamento:
- GRUPPO CONTROLLO = donne sane non sottoposte a supplementazione;
- GRUPPO CON PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI = donne con pregresso infarto miocardico, che sono state sottoposte ad una supplementazione con 3 g/d di stanolo (corrispondenti a 24 g/d di margarina arricchita) per 6 settimane;
- GRUPPO SENZA PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI = donne senza pregressi problemi cardiovascolari, cui sono stati somministrati 3/g di stanolo (corrispondenti a 24g/d di margarina arricchita) per 6 mesi. Successivamente, questo gruppo è stato suddiviso in 2 sottogruppi: il primo ha continuato per altri 6 mesi il trattamento con 3 g/d di stanolo, mentre il secondo ha ridotto la dose a 2 g/d, sempre per un periodo di 6 mesi.
Ad inizio trattamento tutte le donne presentavano valori simili di colesterolemia totale e di trigliceridi e anche l’apporto dietetico di lipidi, valutato attraverso il diario alimentare, non era significativamente diverso.
Dopo le 6 settimane si è osservato una riduzione del colesterolo totale nelle donne dei due gruppi cui erano stati somministrati fitostanoli, mentre nel gruppo controllo questo parametro rimaneva invariato. L’effetto di riduzione della colesterolemia ad opera dei fitostanoli è apparso, quindi, a tempi relativamente brevi di assunzione.
Nel gruppo senza patologie cardiovascolari tale somministrazione è proseguita per tempi più lunghi, e a 6 mesi si è notato un calo di oltre il 12% della colesterolemia LDL. A 12 mesi si è avuta un’ ulteriore diminuzione (-17%) nei soggetti che avevano continuato l’assunzione di 3g/d di fitostanoli, mentre nel sottogruppo che aveva ridotto la dose degli stessi si è avuto un lieve aumento. In nessun caso, si è osservata una diminuzione della colesterolemia HDL, e pertanto la riduzione della colesterolemia totale è apparso esclusivamente attribuibile al calo del colesterolo LDL. Nessun effetto è stato riscontrato sui livelli di trigliceridi.
A 14 mesi dall’inizio dello studio, a supplementazione ormai sospesa, in entrambi i gruppi i valori ematici di colesterolo si sono innalzati leggermente senza ritornare, però, ai livelli di partenza; al contrario, nel gruppo di controllo si è registrato un lieve innalzamento (4%) della colesterolemia totale rispetto ai valori basali.
In conclusione, l’assunzione abituale di stanoli anche per tempi relativamente brevi determina pertanto un abbassamento della colesterolemia totale ed LDL in donne in menopausa, indipendentemente dalla presenza di patologie coronariche. Questo suggerisce un ruolo importante di questi steroli vegetali nel controllo dell’ipercolesterolemia legata al sesso ed alla diminuzione della produzione di estrogeni.
Riferimenti Bibliografici Gylling, H., R. A. Rajaratnam, et al. (2006). “Changes in serum level and metabolism of cholesterol with plant stanol esters in postmenopausal women with and without coronary artery disease.” Menopause 13(2): 286-93.