Una recente review (1) si è proposta di valutare sicurezza ed efficacia di WS ® 1442, estratto secco di Biancospino (Crataegus) da foglie e fiori (4-6.6:1) contenente 17.3-20.1% OPCs ed altri importanti sostanze del fitocomplesso, nell’ambito dello scompenso cardiaco (NYHA classe II e III), tenendo anche in considerazione la suddivisione in scompenso sistolico (con ridotta frazione di eiezione: HFrEF) e scompenso diastolico (con frazione di eiezione preservata: HFpEF). Inoltre il rapporto rischio beneficio del prodotto.
HFrEF è comunemente definito come scompenso con LVEF≤40%, mentre HFpEF implica una LVEF≥50%. I pazienti inquadrabili tra i due limiti vengono borderline per HFpEF. Entrambi i tipi di scompenso determinano una sintomatologia simile. Sebbene non esista una chiara associazione tra classificazione funzionale NYHA e LVEF, i pazienti NYHA Classe II considerati negli studi analizzati hanno mostrato frazione di eiezione superiore al 40%, quindi inquadrabili con HFpEF.
La polifarmacoterapia nella popolazione con più di sessantacinque anni, anche a fronte del sovrapporsi di più patologie, rende conto dell’aumento del rischio di insorgenza di effetti avversi.
Come emerge da numerosi trials clinici, pazienti in trattamento per scompenso cardiaco con diversi farmaci (e.g., ACEi, β-bloccanti, spironolattone, digitalici e nitrati in pazienti con LVEF<35%) ed il suddetto estratto non hanno mostrato segnali di possibili interazioni (2). Pure la digossina, ampiamente utilizzata in HFrEF, non ha evidenziato interazioni (3).
D’altro canto è stato evidenziato un miglioramento della funzionalità cardiaca (effetto inotropo positivo) e della tolleranza all’esercizio in pazienti con scompenso da lieve a moderatamente severo. Sintomi quali edema, dispnea e fatigue hanno mostrato una riduzione significativa impattando positivamente sulla qualità della vita sia nei pazienti con ridotta frazione di eiezione sia in quelli in cui era preservata, giustificando un possibile inserimento di questo tipo di estratto a fianco della terapia tradizionale.
Nonostante alcuni limiti riscontrabili in diversi studi (e per i quali si rimanda alla pubblicazione) e la necessità di prevederne di miglior qualità, secondo quanto osservato dagli autori della review Cochrane “c’è un significativo beneficio nel controllo dei sintomi e degli outcomes fisiologici dall’uso dell’estratto di Crataegus come trattamento aggiuntivo dello scompenso cardiaco cronico” (4).
La review è liberamente accessibile a questo link
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5772138/
(1) Am J Cardiovasc Drugs. 2018 Feb;18(1):25-36. doi: 10.1007/s40256-017-0249-9.
(2) Holubarsch CJ, et al. Eur J Heart Fail.2008; 10(12):1255-63. doi:10.1016/j.ejheart.2008.10.004.
(3) Tankanow R, et al. J Clin Pharmacol. 2003;43(6):637-42.
(4) Guo R, et al. Cochrane Database Syst Rev. 2008(1):CD005312.