Il Ministero, nella nota, sottolinea come per tali indicazioni non esistano, ad oggi, condizioni definite a supporto della loro obiettività e veridicità. Tuttavia, sulla base del contesto normativo attuale, tali allegazioni si configurano come claims sulla salute ai sensi del regolamento (CE) 1924/061, per analogia con le indicazioni sulla capacità di alimenti/ingredienti di contenere la glicemia post-prandiale a specifiche condizioni di impiego2.
Sulla base di tali premesse, il Dicastero ritiene che l’uso in etichetta di indicazioni sull’indice e il carico glicemico di ingredienti/alimenti sia da ritenersi non conforme in assenza di specifici claims sulla riduzione dell’aumento del glucosio post-prandiale autorizzati per gli stessi ingredienti/alimenti ai sensi del reg. (CE) 1924/06.
Il Ministero invita pertanto le imprese interessate a conformarsi a quanto indicato a partire dalla prossime produzioni.
Ricordiamo che l’indice glicemico (IG) è un sistema sviluppato per valutare la risposta glicemica ai cibi contenenti carboidrati, ossia per misurare l’aumento della glicemia a seguito dell’ingestione di una dose (50 g) di alimenti ricchi in carboidrati. Il concetto di indice glicemico è stato delineato all’inizio degli anni ‘80 per migliorare il controllo glicemico nei pazienti diabetici, attraverso la classificazione degli alimenti in base a questo parametro.
Il carico glicemico (CG), invece, è uno strumento per stabilire l’impatto sulla glicemia di un pasto glucidico, sulla base del suo IG e della quantità di carboidrati presenti nel cibo. Maggiore è il carico glicemico di un pasto, maggiore è il conseguente innalzamento dei livelli glicemici e il rilascio di insulina nel sangue.
Riferimenti
1 Regolamento (CE) N. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari (GU L 404 del 30.12.2006, pag. 9)
2 L’indicazione “[…] contribuisce alla riduzione dell’aumento del glucosio ematico post-prandiale” è stata autorizzata per: α ciclo destrina, amido resistente, arabinoxilano da endosperma del frumento, β-glucani da orzo e avena, HPMC, pectine