La notissima cura per la sinusite in cui si inala vapore da una ciotola d’acqua molto calda con un asciugamano in testa non può essere il modo migliore per alleviare i sintomi, secondo uno studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal da cui emerge invece l’efficacia delle irrigazioni nasali saline. «La sinusite è una patologia comune in cui il rivestimento dei seni paranasali si infiamma, di solito per un’infezione virale, per esempio un raffreddore, causando mal di testa, dolore frontale o zigomatico e secrezione nasale purulenta, sintomi che di solito scompaiono in una settimana o due» esordisce Paul Little, professore di cure primarie all’Università di Southampton, Regno Unito.
«E uno dei rimedi più popolari è appunto quello di respirare vapore acqueo per sentirsi meglio, mentre un altro è quello di spruzzare all’interno del naso una soluzione di acqua salata, le cosiddette irrigazioni nasali» scrivono gli autori, che hanno valutato quale fosse il metodo migliore per alleviare i sintomi su 871 persone con sinusite da moderata a grave seguite in 72 studi di medicina generale. I partecipanti sono stati randomizzati in quattro gruppi: cure abituali, irrigazioni nasali saline giornaliere illustrate da un video dimostrativo, inalazioni giornaliere di vapore acqueo o una combinazione dei due. E a conti fatti i ricercatori hanno scoperto un significativo miglioramento dei sintomi nasali dopo le irrigazioni, mentre le inalazioni di vapore acqueo hanno avuto scarsa efficacia. «Un risultato interessante è che un semplice video dimostrativo su come usare l’irrigazione nasale salina può migliorare i sintomi senza costringere il paziente a consultare il medico, riducendo nel contempo la quantità di farmaci sintomatici assunti per combattere mal di testa e naso chiuso» riprende Little. In sintesi, ecco i suggerimenti degli autori per una corretta irrigazione nasale: preparare a casa una soluzione con un cucchiaino di sale e un cucchiaino di bicarbonato di sodio disciolti in un litro di acqua bollita lasciata raffreddare; lavare e asciugare le mani; inalare piccole quantità di soluzione dal palmo della mano a coppa da una narice per volta.
Cmaj July 2016. doi: 10.1503/cmaj.160362
«E uno dei rimedi più popolari è appunto quello di respirare vapore acqueo per sentirsi meglio, mentre un altro è quello di spruzzare all’interno del naso una soluzione di acqua salata, le cosiddette irrigazioni nasali» scrivono gli autori, che hanno valutato quale fosse il metodo migliore per alleviare i sintomi su 871 persone con sinusite da moderata a grave seguite in 72 studi di medicina generale. I partecipanti sono stati randomizzati in quattro gruppi: cure abituali, irrigazioni nasali saline giornaliere illustrate da un video dimostrativo, inalazioni giornaliere di vapore acqueo o una combinazione dei due. E a conti fatti i ricercatori hanno scoperto un significativo miglioramento dei sintomi nasali dopo le irrigazioni, mentre le inalazioni di vapore acqueo hanno avuto scarsa efficacia. «Un risultato interessante è che un semplice video dimostrativo su come usare l’irrigazione nasale salina può migliorare i sintomi senza costringere il paziente a consultare il medico, riducendo nel contempo la quantità di farmaci sintomatici assunti per combattere mal di testa e naso chiuso» riprende Little. In sintesi, ecco i suggerimenti degli autori per una corretta irrigazione nasale: preparare a casa una soluzione con un cucchiaino di sale e un cucchiaino di bicarbonato di sodio disciolti in un litro di acqua bollita lasciata raffreddare; lavare e asciugare le mani; inalare piccole quantità di soluzione dal palmo della mano a coppa da una narice per volta.
Cmaj July 2016. doi: 10.1503/cmaj.160362