Scoperto nel 1936 in quanto la carenza nella dieta di questo componente provocava la pellagra nel polli, veniva chiamato inizialmente “fattore del filtrato”, poiché si otteneva per dialisi di estratti di tessuti animali o vegetali.
L’acido pantotenico è un componente anche della fosfopanteteina, una molecola che svolge assieme alla serina un ruolo chiave nella sintesi degli acidi grassi. Sembra ubiquitario: si trova, in particolare, nel fegato di polli e mango, nel lievito di birra, nella crusca di frumento e nella pappa reale. La sua utilità in dermatologia è dettata dal fatto che una sua carenza può portare ad alterazioni cutanee: arrossamenti, ragadi e dermatiti seborroiche.
L’applicazione di creme a base di pantenolo migliora il trofismo dermico, aumentando l’idratazione dello strato corneo, regolando la perdita d’acqua transepidermide e migliorando l’organizzazione delle lamelle lipidiche intracellulari.
Effetti positivi si registrano anche nel trattamento delle ferite cutanee, dove l’applicazione di creme a base di pantenolo si è dimostrata in grado di migliorare la migrazione e proliferazione dei fibroblasti, accelerando la guarigione della ferita.
Inoltre, nelle dermatiti atopiche, confrontando l’efficacia di un trattamento con pantenolo al 5% e idrocortisone al 1% per quattro settimane, si è osservato un miglioramento paragonabile nella sintomatologia.
Fonti
J Dermatolog Treat.2017 Mar;28(2):173-180. doi: 10.1080/09546634.2016.1214235. Epub 2016 Aug 2.
Skin Pharmacol Physiol.2012;25(5):241-8. doi: 10.1159/000341144. Epub 2012 Jun 29.
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