Menopausa e omega-3: dieta essenziale per livelli di Dha
L’acido alfa linolenico (Ala) è un acido grasso essenziale, precursore della serie degli acidi grassi polinsaturi omega-3 (Pufa), tra cui quelli a lunga catena Epa (acido eicosapentaenoico) e Dha (acido docosaesaenoico), fondamentali per lo sviluppo del cervello e della funzione cognitiva tanto nel feto quanto nelle successive fasi della vita. Fonte prioritaria di acido alfa linolenico (Ala) sono i vegetali a foglia verde, i semi, la frutta a guscio e gli olii di semi.
La reazione che porta, da acido alfa linolenico (Ala), alla formazione di Dha e Epa avviene per lo più nel fegato, ma la sua efficienza non è uguale per tutti.
C’è una differenza fra uomini e donne e, fra le donne, una diversa capacità di conversione seconda dell’età. Nelle giovani donne la sintesi di Dha da Ala è più efficiente, rispetto agli uomini di pari età. Probabilmente questo è dovuto all’azione degli estrogeni, come conferma il fatto che le donne che assumono contraccettivi (e quindi sono più esposte a questi ormoni rispetto al ciclo mestruale) presentano una maggiore conversione di Ala.
In generale va detto che la sintesi endogena di Dha è di entità modesta.
Per assicurare i fabbisogni è necessario che l’acido sia introdotto con la dieta e in particolare attraverso le fonti principali che abbiamo a disposizione, cioè il pesce e i prodotti ittici. Non bisogna quindi ritenere secondaria l’integrazione alimentare di Dha preformato. Anzi, si calcola che, a fronte di un’assunzione adeguata di Epa e Dha pari a 250 mg/die, l’assunzione media in Italia sia pari a 170-200 mg. Un dato medio che potrebbe essere falsato anche dal fatto che c’è chi mangia più pesce e chi non ne consuma affatto (o molto poco).
Due sono i fattori limitanti della conversione di Ala in Epa e Dha. L’abbondanza di Ala, che potrebbe al contrario diminuire la disponibilità di Dha e la presenza di estrogeni.
Ciò accade perchè, la lunga via metabolica, che da Ala porta prima alla formazione di Epa e poi da questo a quella di Dha, è regolata dall’intervento di un enzima (delta6-desaturasi) che agisce sia nella fase iniziale della reazione a catena, sia nel passaggio finale di beta-ossidazione e trasformazione in Dha. L’eccesso di Ala potrebbe portare ad esaurimento delle quantità di enzima, non lasciandone a sufficienza per il completamento e la produzione di Dha.
Quindi nelle donne in età fertile la maggior capacità di conversione non si tradurrebbe necessariamente in un maggiore produzione di Dha.
In merito all’influsso ormonale, si capisce come in menopausa le donne siano più esposte a una carenza. La caduta degli ormoni che facilitano la reazione di conversione – gli estrogeni – può rivelarsi un importante fattore limitante.
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