L’alimentazione della madre durante la gravidanza e l’allattamento sono in relazione con il rischio di malattie immunomediate nel bambino e, in particolare, supplementi probiotici e di olio di pesce possono ridurre il rischio di eczema e allergia al cibo, come suggerisce una metanalisi pubblicata su PLOS Medicine. «Data l’incertezza sull’influenza della dieta durante la gravidanza e l’infanzia sullo sviluppo immunitario di un bambino, abbiamo voluto valutarne l’effetto sul rischio di malattia allergica o autoimmune» dice Vanessa Garcia-Larsen, della Johns Hopkins School of Public Health di Baltimora, Stati Uniti, e dell’Imperial College di Londra, Regno Unito, prima autrice del lavoro. I ricercatori hanno valutato gli studi osservazionali e interventistici che hanno preso in considerazione la relazione tra alimentazione durante la gravidanza, l’allattamento o nel primo anno di vita e il rischio futuro di malattia allergica o autoimmune.
Sono stati identificati 260 studi, per un totale di 964.143 partecipanti, concentrati sull’alimentazione con latte e 173 studi, per un totale di 542.672 partecipanti, incentrati su altre esposizioni dietetiche materne o infantili. I dati provenienti da 19 studi interventistici hanno suggerito che l’integrazione orale con probiotici durante la gravidanza e l’allattamento può ridurre il rischio di eczema (riduzione del rischio assoluto pari a 44 casi per 1.000) mentre altri sei studi hanno indicato che l’integrazione di olio di pesce durante la gravidanza e l’allattamento può ridurre il rischio di sensibilizzazione allergica all’uovo (riduzione del rischio di 31 casi per 1.000). L’indicazione proveniente da questi studi è stati valutata come moderatamente sicura. Più deboli le prove a sostegno delle ipotesi che la promozione dell’allattamento al seno riduca il rischio di eczema durante l’infanzia, che l’allattamento al seno esclusivo prolungato sia associato a una riduzione del rischio di diabete mellito di tipo 1 e che i probiotici riducano il rischio di sensibilizzazione allergica al latte vaccino. Non sono state invece trovate prove sufficienti a sostenere che altre esposizioni dietetiche influenzino il rischio di malattie allergiche o autoimmuni. I ricercatori sottolineano che in questo ultimo caso i dati erano in molti casi inconcludenti o incoerenti, cosicché non sono stati in grado di escludere la possibilità di benefici o danni.
PLoS Med. 2018. doi: 10.1371/journal.pmed.1002507