Prosegue a suon di moniti e chiarimenti la discussione sulla correttezza nutrizionale delle diete che escludono alimenti animali e di origine animale, soprattutto durante i periodi fisiologici della vita che richiedono un’attenzione particolare. La gravidanza è uno di questi. Dai dati di uno screening neonatale esteso del Bambino Gesù di Roma e del Meyer di Firenze, resi noti a inizio marzo, è emerso un grave stato di carenza di vitamina B12 in donne in gravidanza. I casi sarebbero triplicati negli ultimi anni: dai 42 del 2015 ai 126 del 2016. L’allarme è degli esperti Carlo Dionisi Vici, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Patologia Metabolica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e di Giancarlo la Marca, presidente SIMMESN (Società Italiana per lo studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale) e direttore del Laboratorio Screening Neonatale Allargato dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze ed è riportato da O.Ma. R – Osservatorio Malattie Rare: “I bambini rischiano gravi danni neurologici”.
I numeri sono bassi, ma starebbero ad indicare un trend, quello cioè della inadeguatezza della dieta vegetariana e/o vegana in gravidanza che rischia di causare anomalie del feto. Molte donne infatti non sembrerebbero consapevoli dell’importanza di un adeguamento della loro dieta durante la gravidanza. Il fabbisogno di vitamina B12, che in gravidanza aumenta per il suo importante ruolo nello sviluppo del sistema nervoso centrale del bambino, è contenuta principalmente negli alimenti di origine animale. Se questi non sono presenti nella dieta della madre o non lo sono in quantità sufficiente, la sostanza deve essere adeguatamente integrata, per scongiurare i pericoli. Molte donne, che hanno scelto di seguire una dieta vegetariana o vegana la mantengono anche durante la gravidanza senza preoccuparsi (dicono gli esperti) di modificarla. Fra disattenzione e inadeguatezza dove sta la verità? La risposta delle società di nutrizione vegetariana e vegane non si è fatta attendere.
Citiamo un intervento di Mariagrazia Vigliarolo biologa nutrizionista vegana, membro del Comitato Scientifico di Associazione Vegani Italiani Onlus. «In ogni donna, l’avvento di una gravidanza, apporta diverse modificazioni fisiologiche nel proprio organismo, necessarie al corretto sviluppo del futuro nascituro e i deficit nutrizionali a cui si può andare incontro in questo periodo sono diversi, non solo di vitamina B12». «E’ necessario uno screening ematologico nel momento in cui si scopre di essere incinte, per verificare la presenza di carenza o meno di uno o più nutrienti e di conseguenza agire con l’integrazione fatta con una correzione del proprio piano alimentare ed eventualmente aggiungere integratori specifici; questo discorso vale per tutte le donne in gravidanza, non soltanto quelle che seguono una dieta vegana o vegetariana» precisa la biologa. Un problema generale dunque che potrebbe accomunare donne vegane e non.
Ma la carenza di Vitamina B 12 non si ha nella dieta vegana e vegetariana sempre e comunque, sostiene Vigliarolo e spiega il motivo. Una corretta alimentazione vegana e vegetariana che prevede l’inserimento di alimenti fortificati con vitamina B12, il consumo di alga spirulina fonte di questa vitamina e cicli intermittenti di integratore di vitamina B12, riesce a soddisfarne il fabbisogno giornaliero in tutti gli stadi vitali di una donna, compresa la gravidanza. «Sta nella coscienza di una donna di correggere le proprie abitudini alimentari errate durante la gravidanza, che sia vegana, vegetariana o onnivora, perché i deficit nutrizionali e di conseguenza i problemi di salute si verificano se ci si trascura e non ci si migliora». Se dunque il deficit dipende dall’alimentazione e non, per esempio, da mancanza di fattore intrinseco, necessario per l’assorbimento della B12, malattie tipo celiachia o morbo di Chron, o usi prolungati o abusi di sostanze (anche farmaci, per esempio metformina per il controllo della glicemia in diabetici) che ne riducono l’assorbimento, le giuste modifiche all’alimentazione quotidiana permettono di portare a compimento la gravidanza anche da vegane o vegetariane, conclude l’esperta.