Gli integratori non sono specialità medicinali, ma alimenti destinati a integrare una dieta normale e per questo sul tema è indispensabile informare e sensibilizzare il consumatore sull’importanza di assumerli nel rispetto delle indicazioni riportate in etichetta e di rivolgersi agli specialisti della salute (medici e farmacisti) per ricevere consigli e informazioni sui possibili effetti derivanti dall’assunzione concomitante di farmaci. In merito alla loro sicurezza sono regolamentati da specifiche normative europee e nazionali e la loro produzione segue requisiti regionali.
Rispondono così FederSalus (Associazione Nazionale Produttori Prodotti Salutistici) e SINut (Società italiana di Nutraceutica) ai dubbi che erano stati avanzati dal Gruppo di Lavoro “Salute e qualità della vita” della Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV) – di cui fa parte la Società Italiana di Farmacologia SIF e altre cinque società scientifiche italiane – all’indomani della presa di posizione del Journal of the American Medical Society (JAMA) sulla proliferazione degli integratori alimentari.
Dal gruppo era stato detto che «il mercato propone all’incirca 90mila tipi di integratori diversi per un fatturato di oltre 30 miliardi negli Stati Uniti e 3 miliardi in Italia. Sono in vendita senza obbligo di ricetta e senza obbligo di dimostrare la propria efficacia e sicurezza», ma, avevano scritto le società scientifiche in una nota, «la popolarità di queste preparazioni per l’automedicazione e la facilità con cui si acquistano pongono interrogativi sul loro impiego, sui presunti benefici e sui rischi per la salute di un uso esagerato e/o inappropriato». «Gli Integratori alimentari rispondono alla direttiva 2002/46» si legge nella nota Federsalus e Sinut, «sono destinati a integrare una dieta normale e costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive o di altre sostanze con effetto nutritivo e/o fisiologico. Per la loro immissione in commercio è obbligatorio notificare l’etichetta del prodotto al Ministero della Salute che svolge un’attività di controllo e può richiedere documentazione a supporto della sicurezza d’uso del prodotto, delle indicazioni salutistiche attribuite e di qualunque altra informazione o dato ritenuto necessario per una adeguata valutazione. Gli ingredienti utilizzati negli integratori alimentari, sia essi vitamine, minerali o altre sostanze con attività nutrizionale o fisiologica, sono elencati nella normativa europea e nazionale che ne definisce frequentemente i dosaggi utilizzabili. In tutti i casi, le sostanze impiegate devono comunque aver fatto maturare una storia sicura di utilizzo e consumo almeno dal 1997. La sicurezza degli integratori è garantita da precise regole comunitarie e nazionali differenti da quelle statunitensi, cui si riferisce l’articolo pubblicato sulla rivista americana. La produzione di integratori in Italia avviene in stabilimenti specificatamente autorizzati dalle Regione e sotto il controllo di un Responsabile della Qualità. La sicurezza è la premessa ineludibile per commercializzare qualsiasi integratore che, altrimenti, non potrebbe essere immesso sul mercato né proposto in alcun modo al consumatore. Le indicazioni sulla salute riportate sulle etichette degli integratori devono essere autorizzate a livello comunitario, dopo essere state scientificamente vagliate da EFSA (Agenzia europea di sicurezza alimentare). Le indicazioni sulla salute relative agli estratti vegetali sono autorizzate dal Ministero della Salute italiano». Infine, «sulle etichette degli integratori alimentari è sempre riportata l’avvertenza a non eccedere la dose consigliata in riferimento alla quale gli apporti degli ingredienti sono specificati numericamente». Per questo, ricordano le due società, «è fondamentale informare e sensibilizzare il consumatore sull’importanza di assumere gli integratori alimentari nel rispetto delle indicazioni riportate in etichetta e di rivolgersi agli specialisti della salute (medici e farmacisti) per ricevere consigli e informazioni sui possibili effetti derivanti dall’assunzione concomitante di farmaci». Sul tema, conclude Federsalus «siamo inoltre impegnati nella pubblicazione di Position Paper rivolti ai Farmacisti e ai Medici di Medicina Generale, patrocinati da SINut, finalizzati a rispondere alle esigenze informative dei professionisti della salute».