GRAVIDANZA E SALUTE DENTALE. ECCO COSA FARE PER GARANTIRE DENTI SANI AL NASCITURO ED EVITARE RISCHI ALLA MAMMA. I CONSIGLI DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Negli ultimi decenni molti studi hanno evidenziato l’associazione tra infezioni orali materne e esiti avversi della gravidanza, in particolare per quanto riguarda l’associazione tra la presenza e la gravità delle infezioni gengivali e il parto prematuro, il ritardo di crescita del feto, l’abortività spontanea, la preeclampsia.
Il controllo delle malattie orali prima e durante la gravidanza migliora quindi la qualità di vita della donna, diminuisce l’incidenza di malattie dentali nel bambino e ha il potenziale di promuovere una miglior salute orale anche nella vita adulta del nascituro.
Il documento del ministero, redatto da esperti odontoiatri, contiene una serie di indicazioni volte a contribuire al miglioramento della salute orale delle donne in gravidanza, a prevenire le malattie orali nei bambini piccoli, a diffondere informazioni accurate ed a garantire l’erogazione di appropriate cure odontoiatriche nelle gestanti. Il gruppo di studio ha sottolineato che la prevenzione e il trattamento delle gengiviti, delle parodontiti e della carie dentale prima, durante e dopo la gravidanza sono il modo migliore per ottimizzare la salute degli individui in età perinatale e della comunità.
Fondamentale è il ruolo di tutte le figure professionali coinvolte, medico, odontoiatra, pediatra, ostetrica, medico ginecologo, igienista dentale, ai quali il ministerro raccomanda di promuovere e adottare specifiche azioni di sensibilizzazione della mamma. Dall’educazione alla salute orale all’insegnamento e il rinforzo dell’informazione delle tecniche di igiene orale personale. Dal l’educazione alimentare finalizzata alla prevenzione della carie nel nascituro alla valutazione delle condizioni orali.
Ma anche l’esecuzione durante la gravidanza di un intervento di igiene orale professionale e poi la valutazione del cavo orale del bambino da parte del pediatra entro il 12° ed entro il 24° mese di vita.
Insomma un vero e proprio vademecum terapeutico assistenziale che deve però essere accompagnata da una maggiore attenzione della mamma alla sua salute orale, pensando anche a quella del nascituro.
Nel complesso, il documento segnala che il periodo di tempo tra la 14ª e la 20ª settimana è ideale per provvedere alle cure dentali, mentre le terapie orali elettive possono, invece, essere rimandate dopo il parto. L’importante, in definitiva, è tener sempre presente che il ritardo nel provvedere alle cure necessarie per condizioni patologiche esistenti potrebbe comportare un rischio significativo per la madre e, indirettamente, al feto.
RISPOSTE AI QUESITI CLINICO-SCIENTIFICI
1. durante la gravidanza si possono verificare compromissioni della salute orale?
Fino al 100 per cento delle gestanti può avere problemi di salute orale (III-A)
2. quali sono le malattie orali che piu frequentemente possono insorgere durante la gravidanza?
Gengiviti, parodontiti, epulidi, erosioni dello smalto, carie dentale (VI-A)
3. quali sono i fattori di rischio e le cause di queste condizioni patologiche?
Modificazioni della dieta e dell’igiene orale, l’iperemesi gravidica mattutina, la malattia da
reflusso esofageo, le modificazioni ormonali, vascolari e immunologiche (III-A)
4. la presenza e l’aggravamento delle malattie gengivali nella gestante può contribuire agli esiti avversi della
gravidanza quali aborto, parto pretermine, ritardo di accrescimento intrauterino, preeclampsia ?
Prove scientifiche emergenti mostrano l’associazione tra infezione parodontale ed esiti negativi
della gravidanza, come il parto pretermine e il basso peso alla nascita (I-A).
5. la presenza di malattie dentali nella gestante può aumentare il rischio di carie dentale del bambino?
Quanto più è elevata la presenza di carie dentale attiva e di batteri cariogeni nel biofilm orale
materno, tanto maggiore è il rischio di trasmissione verticale e la conseguente colonizzazione
delle superfici orali del bambino; esistono correlazioni anche con il livello di igiene orale globale
della madre, la presenza di parodontite, la frequenza dei pasti glucidici e lo stato socioeconomico
(I-A).
6. la prevenzione orale e le cure dento-parodontali prima e/o durante la gravidanza sono in grado di diminuire
il rischio di eventi avversi della gravidanza e il rischio di malattie dentali nel nascituro ?
Non appare certo che la terapia parodontale nella gestante riduca l’incidenza di esiti avversi della
gravidanza (I-A).
La riduzione della flora batterica orale cariogena nella gestante previene l’insorgenza di carie
dentale del bambino nascituro (I-A).
Il controllo delle malattie orali può, quindi, migliorare significativamente la qualità di vita della
gestante e ha il potenziale di ridurre la trasmissione dei batteri orali da madre a figlio (II-B).
7. l’educazione sanitaria durante la gravidanza è un mezzo efficace per la prevenzione delle patologie orali
nella madre e nel bambino?
Le informazioni trasmesse al personale sanitario e alle donne e le azioni terapeutiche preventive
rivolte alle madri possono ridurre l’incidenza della carie a insorgenza precoce della prima
infanzia (ECC), evitare la necessità di riabilitazioni orali complesse e migliorare la salute orale dei
loro bambini (II-C).
8. la supplementazione con fluoro e/o con altri micronutrienti (vitamina D) durante la gravidanza è indicata e
utile per la prevenzione della carie dentale e di patologie malformative del cavo orale del bambino?
Nelle donne che programmano una gravidanza o che non ne escludono attivamente la
possibilità, si raccomanda la promozione di una alimentazione ricca di frutta e verdura e
l’assunzione di acido folico 400 mcg al giorno. E’ importante che la supplementazione inizi
almeno un mese prima del concepimento e continui per tutto il primo trimestre di gravidanza.
Non è indicata la fluoroprofilassi né la supplementazione con altre vitamine in base ai dati
attualmente disponibili (I-A).
9. quali cure odontoiatriche possono essere eseguite con sicurezza durante la gravidanza?
Le terapie odontoiatriche sono sicure ed essenziali per il mantenimento della salute durante la
gravidanza:
• la gravidanza non è un motivo per rinviare cure odontoiatriche di routine o il trattamento di
condizioni acute o necessarie (I-A).
• le misure diagnostiche, comprese le radiografie necessarie, possono essere intraprese in modo
sicuro, adottando le precauzioni indicate (I-A).
• l’ablazione del tartaro sopragengivale e la levigatura radicolare per controllare e curare la
gengivite e la parodontite possono essere eseguite in modo sicuro; il metronidazolo, per via
locale o sistemica, va evitato durante il primo trimestre (VI-A).
• il trattamento delle infezioni acute odontogene o, comunque, di possibili focolai infettivi orali
dovrebbe essere effettuato in qualsiasi periodo della gravidanza (VI-A).
• i trattamenti odontoiatrici necessari, compresa la terapia endodontica e le avulsioni dentali,
possono essere intrapresi con sicurezza (VI-A).
• le misure diagnostiche, le cure preventive e i trattamenti necessari possono essere
generalmente condotti durante la gravidanza; in caso di dubbio, consultare il ginecologo curante
che segue la gestante (VI-A).
• le cure odontoiatriche urgenti possono essere fornite in qualsiasi momento durante la
gravidanza; i ritardi nei trattamenti potrebbero provocare danni imprevedibili alla gestante e,
eventualmente, al feto (III-A).
10. quali farmaci ad uso odontoiatrico sono impiegabili con sicurezza durante la gravidanza?
• durante la gravidanza e, in caso di necessità terapeutica, sono impiegabili alcuni farmaci
utilizzati di consueto per le procedure odontoiatriche e le cure di malattie orali; tra essi vi sono
antibiotici, antinfiammatori, anestetici locali con sufficiente profilo di sicurezza di impiego
durante la gravidanza (si veda lo schema a pagina 18) (I-A).