Considerando le discussioni in atto sulla sicurezza e tossicità dei filtri solari ottenuti da sintesi chimica, negli ultimi anni l’industria cosmetica sta guardando con sempre più interesse all’uso di molecole naturali per la formulazione di prodotti per la protezione solare. Tra le preparazioni vegetali allo studio vi sono estratti di mora (Rubus fruticosus L.) e lampone (Rubus idaeus L.), entrambi fonti di antiossidanti naturali per il loro contenuto in polifenoli e flavonoidi. Uno studio condotto in Brasile ha valutato l’attività antiossidante in vitro di estratti di mora e lampone e la possibilità di utilizzarli come fattori di protezione solare.
Preparazione degli estratti
I frutti di mora e mirtillo sono stati lavati, tagliati ed essiccati separatamente in stufa a 40 ± 3°C per 72 ore. Le bacche sono state ridotte in polvere utilizzando un mixer e sottoposte quindi ad estrazione in etanolo e acqua (60 : 40; v/v) per 3 ore a 50 ± 2 °C sotto agitazione magnetica. Successivamente, gli estratti sono stati filtrati e conservati in frigorifero.
Preparazione dell’emulsione
Gli estratti di mora e lampone sono stati incorporati in una emulsione olio in acqua, utilizzando composti in grado di conferire stabilità e proprietà emollienti alla formulazione finale. L’emulsione è stata ottenuta miscelando i seguenti ingredienti: alcool cetostearilico (5,0%); alcool cetilico (6,0%); olio di silicone (1,0%); polisorbato 80 (7,0%) come emulsionante non ionico; una miscela di parabeni e fenossietanolo (0,2%) come conservante; butilidrossitoluene (BHT) (0,5%) come antiossidante; carbomer (20,0% dalla dispersione del 2%); glicerina (5,0%); e acqua. Gli estratti di mora e lampone sono stati quindi incorporati separatamente nell’emulsione alla concentrazione del 5,0%.
L’estratto di mora aveva un contenuto in antocianine di 65,58 ± 0,12 mg/100 g di frutto, mentre in quello di lampone la concentrazione di tali sostanze era pari a 29,93 ± 0,35 mg/100 g di bacche. Il fattore di protezione solare (SPF), calcolato in vitro attraverso spettrofotometria ultraviolettavisibile e applicando una specifica formula matematica, è risultato di 54,57 per l’estratto di mora e di 37,32 per il lampone. Entrambi questi valori fanno degli estratti di questi due frutti dei promettenti ingredienti di origine naturale per lo sviluppo di nuovi filtri solari. Secondo ANVISA (Agenzia nazionale brasiliana di vigilanza sanitaria) e l’FDA (Food and Drug Administration), infatti, 6,0 è l’SPF minimo richiesto per un prodotto di protezione solare dopo essere stato sottoposto a test in vivo. Gli estratti, la cui attività antiossidante è stata misurata in vitro con il metodo DPPH1, hanno mostrato per la mora una capacità inibente del 74,01% usando una concentrazione dello 0,11% (v/v), mentre per il lampone del 82,33% con una percentuale di inibizione dello 0,14% (v/v). Le emulsioni contenenti mora e lampone hanno le seguenti caratteristiche organolettiche: inodori, con un aspetto lucido e colorazione rosea a causa del colore degli estratti (l’emulsione base, senza estratti, si presenta di colore bianco). La formulazione base, sottoposta ai test di stabilità fisico-chimica, è rimasta stabile in tutte le condizioni, mentre le due formulazioni con estratto di mora e lampone hanno mostrato valori di pH inferiori, tuttavia compatibili con il pH della pelle. Dal momento che in tutte le condizioni la misurazione giornaliera del pH ha portato ad una deviazione standard inferiore a 0,22, statisticamente non significativa, le due formulazioni possono essere ritenute stabili, stabilità confermata anche dalla misurazione della densità. Le formulazioni contenenti estratti ricchi di flavonoidi, essendo questi ultimi facilmente degradabili quando esposti a calore e luce, devono essere conservati in imballaggi opachi per garantirne la stabilità. Dai risultati di questo studio emerge come gli estratti di mora e lampone siano dei promettenti ingredienti naturali per la protezione solare e utili a prevenire l’invecchiamento cutaneo.
1. Test DPPH: consente di determinare il potere antiossidante facendo reagire il campione da analizzare con una soluzione di DPPH (2,2-diphenyl-1-picrylhydrazyl) ed analizzando all’UV la diminuzione del picco a 517 nm del radicale. I composti antiossidanti capaci di trasferire un atomo di idrogeno al radicale, causano una decolorazione della soluzione. Si analizza quindi all’UV-Vis la diminuzione del picco a 517 nm del radicale (DPPH) dopo un tempo di incubazione prestabilito. Questa diminuzione (decolorazione) è proporzionale alla capacità antiossidante del campione
FONTE: Journal of Cosmetic Dermatology. Pubblicato on line prima della stampa: DOI: 10.1111/jocd.12842. In vitro antioxidant activity and solar protection factor of blackberry and raspberry extracts in topical formulation. AUTORI: Caramori Cefali L., Gomes Franco J.,Ferreira Nicolini G., Artem Ataide J., Gava Mazzola P