Le malattie cardiovascolari rappresentano oggi, a livello mondiale, la principale causa di morte, in particolare nei paesi con uno stile di vita tipicamente occidentale. Diversi sono i fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio di sviluppare tali patologie, tra questi l’ipercolesterolemia, un’elevata pressione arteriosa, il diabete e l’obesità, oltre a stili di vita non corretti quali un’alimentazione ipercalorica, il fumo e la troppa sedentarietà.
Numerosi sono gli studi in atto su come modificare tali fattori di rischio anche attraverso l’uso di rimedi naturali. Di seguito riportiamo i risultati di due trials clinici recenti che hanno studiato gli effetti preventivi sulle malattie cardiovascolari di un estratto di cipolla in vino rosso e di un succo di barbabietola ricco in nitrati.
Estratto di cipolla in vino rosso
Un gruppo di ricercatori di Taiwan hanno confrontato in uno studio clinico in doppio cieco, randomizzato, condotto su 23 soggetti sani con moderata ipercolesterolemia, gli effetti su profilo lipidico, stress ossidativo e livelli di infiammazione, di un vino rosso contenente 10,5% alcol, 1,4 g/l di polifenoli e 170 mg/l di flavonoidi totali, e di un estratto di cipolla ottenuto lasciando macerare e successivamente filtrandolo, il bulbo per 8 giorni nello stesso vino rosso (rapporto cipolla/vino 3 : 5 p/v). I soggetti, suddivisi in due gruppi, hanno assunto 125 ml di vino rosso o dell’estratto di cipolla in vino dopo i pasti principali per un periodo di 10 settimane.
Di seguito i risultati ottenuti:
nel gruppo trattato con vino rosso il contenuto in fenoli totali è leggermente superiore rispetto al gruppo in trattamento con l’estratto di cipolla in vino rosso, in quanto il vino rosso è la fonte più ricca di polifenoli
Il contenuto in flavonoidi totali è invece maggiore nell’estratto di cipolla rispetto al vino rosso, in quanto la cipolla è un vegetale ricco in tali sostanze
La capacità antiossidante, misurata in Trolox equivalenti (metodo TEAC), è più elevata nel vino rosso e nell’estratto di cipolla in vino che nel bulbo, a causa del maggior contenuto in composti fenolici
Nel plasma dei soggetti in trattamento sia con il solo vino rosso che con l’estratto di cipolla si è ottenuto, dopo 10 settimane, un significativo aumento ( 30%) del contenuto fenolico totale.
Con l’assunzione dell’estratto di cipolla in vino si è osservato, dopo sole 6 settimane di trattamento, una significativa diminuzione dei livelli plasmatici di colesterolo totale, trigliceridi e colesterolo LDL. La concentrazione di colesterolo totale e LDL ha continuato a scendere anche nelle 2 settimane successive al termine del trattamento. Con il vino si è rilevato dopo 6 settimane un’importante riduzione delle LDL, senza variazioni nei livelli di trigliceridi e HDL. La maggior riduzione dei livelli plasmatici di LDL osservata con l’estratto di cipolla potrebbe essere dovuta sia agli effetti del resveratrolo presente nel vino che alla quercetina e alla miricetina contenute nella cipolla. L’attività ipocolesterolemizzante di questi due composti flavonoidici è associata alla loro capacità sia di stimolare l’escrezione fecale di colesterolo e degli acidi biliari che di aumentare l’espressione dell’mRNA che codifica per il recettore delle LDL.
Al termine del trattamento sia con il vino che con l’estratto di cipolla, la capacità antiossidante in vivo è migliorata in modo significativo. Questo risultato è stato anche confermato dalla riduzione dei livelli di TBARS (specie reattive all’acido tiobarbiturico), indice di una diminuita perossidazione lipidica, fenomeno alla base del processo di aterosclerosi, e dall’aumento dei livelli di GSH (glutatione ridotto), molecola nota per la sua attività antiossidante
Con l’assunzione sia di vino rosso che dell’estratto di cipolla in vino si è inoltre assistito ad un allungamento della lag-fase, ossia del tempo prima che inizi il processo di ossidazione, e alla riduzione dei livelli plasmatici del fattore VII della coagulazione, enzima coinvolto nella formazione della placca aterosclerotica. Questo studio dimostra quindi che 250 ml di vino rosso o di un estratto di cipolla in vino, assunti quotidianamente per 10 settimane, svolgono un’importante attività antiossidante. L’estratto di cipolla rispetto al vino ha mostrato inoltre un maggior effetto ipocolesterolemizzante.
Fonte: Phytotherapy Research. Pubblicato on line prima della stampa DOI: 10.1002/ptr.5537. “Cardioprotective Efficacy of Red Wine Extract of Onion in Healthy Hypercholesterolemic Subjects”. Autori: H.-F. Chiu,1 Y.-C. Shen, T.-Y. Huang, K. Venkatakrishnan, C.-K. Wang
Succo di barbabietola
Altro fattore di rischio per lo sviluppo dell’aterosclerosi sono le disfunzioni vascolari causate da una ridotta biodisponibilità del NO (ossido nitrico), molecola nota per la sua funzione di vasodilatatore importante per la corretta funzionalità dei vasi sanguigni. La sintesi di questo composto è affidata ad un gruppo di enzimi appartenenti alla famiglia delle ossido nitrico sintetasi (NOS).
Un gruppo di ricercatori inglesi ha condotto uno studio clinico in doppio cieco, randomizzato, con il controllo del placebo, per valutare gli effetti sulla funzione vascolare dell’assunzione di 250 ml/die di succo di barbabietola rossa naturalmente ricco in nitrati, per un periodo di 6 settimane, da parte di 69 individui sani ipercolesterolemici. Il confronto è stato fatto con un succo di barbabietola sottoposto ad un trattamento tecnologico per eliminare i nitrati (placebo). Al termine del trattamento, sono stati raggiunti i seguenti risultati:
è stato osservato un miglioramento della dilatazione flusso mediata (FMD) dell’arteria brachiale, metodo clinico abitualmente utilizzato per valutare la funzione endoteliale, maggiormente significativo nei soggetti trattati con il succo di barbabietola (+ 24%) che nel gruppo placebo (+ 6%).
Nel gruppo sperimentale si è inoltre registrato un miglioramento dell’indice di aumento aortico (augmentation index – AIx) e della velocità dell’onda di polso aortico (aPWV), parametri diagnostici oggi utilizzati sia per misurare la rigidità sistemica e aortica che per prevedere il rischio di eventi cardiovascolari.
Dopo 6 settimane di trattamento, non sono state rilevate variazioni significative della pressione sistolica/diastolica e della frequenza cardiaca.
Al termine dello studio clinico, i livelli di aggregati monociti-piastrine e l’espressione della P-selectina, entrambi indici di aggregazione piastrinica, hanno subito un decremento per assunzione del succo di barbabietola.
Il succo di barbabietola ha portato, dopo 6 settimane, ad un arricchimento della popolazione batterica del cavo orale in Neisseria flavescens e Rothia mucilaginosa, due microrganismi noti per la loro capacità di convertire il nitrato inorganico assunto con la dieta in nitrito grazie alla produzione di nitrato-reduttasi. I nitriti, una volta ingeriti e assorbiti nel torrente circolatorio sono ridotti a NO.
In generale, il miglioramento della dilatazione flusso mediata (FMD) dell’arteria brachiale e della rigidità arteriosa, insieme alla diminuzione del numero di aggregati monociti-piastrine in circolo e dell’espressione della P-selectina, osservati nei soggetti ipercolesterolemici che hanno assunto il succo di barbabietola naturalmente ricco in nitrati, sono tutti segnali che indicano un significativo miglioramento della funzionalità vascolare e del processo di aggregazione piastrinica. L’aumento della FMD era già evidente dopo 3 ore dalla prima somministrazione ad indicare che i meccanismi alla base di questo fenomeno, ancora da indagare, hanno un effetto immediato. I risultati di questo studio clinico dimostrano come l’assunzione di nitrato attraverso la dieta potrebbe essere un utile approccio per aumentare i livelli di NO in circolo, prevenendo così le disfunzioni vascolari e, di conseguenza, le patologie cardiovascolari. Studi a lungo termine sarebbero necessari sia per confermare tali risultati che per approfondire meglio il profilo di sicurezza dei nitrati/nitriti il cui eccessivo consumo è associato allo sviluppo di tumore allo stomaco.
Fonte: The American Journal and Clinical Nutrition. Pubblicato on line prima della stampa DOI: 10.3945/ajcn.115.116244. “Dietary nitrate improves vascular function in patients with hypercholesterolemia: a randomized, double-blind, placebo-controlled study”. Autori: S. Velmurugan, J. Ming Gan, K.S. Rathod, R.S. Khambata, S.M. Ghosh, A. Hartley, S. Van Eijl, V. Sagi-Kiss, T.A. Chowdhury, M. Curtis, Gunter G.C. Kuhnle, W.G