Come Agisce la Teobromina sul Sistema Nervoso Centrale
Il cacao è noto per le sue proprietà benefiche, in particolare grazie a composti attivi come i flavanoli e le metilxantine, tra cui la teobromina e la caffeina. Oltre alle loro proprietà antiossidanti, questi composti possono avere un ruolo significativo nella protezione del sistema cardiovascolare e nel supporto delle funzioni cognitive.
La Teobromina: Cos’è e Dove si Trova
La teobromina è un alcaloide naturale presente principalmente nel cacao, nel cioccolato e, in quantità minori, nelle foglie di tè. La sua concentrazione è più elevata nel cioccolato fondente (circa 1 g/100 g) e nelle fave di cacao (1,2-5 g/100 g), mentre nel cioccolato al latte i livelli sono sensibilmente inferiori (0,1-0,5 g/100 g). Rispetto alla caffeina, la teobromina ha un’azione meno stimolante sul sistema nervoso centrale, ma dimostra un potenziale effetto benefico sulle funzioni cognitive e sulla neuroprotezione.
Meccanismo d’Azione della Teobromina
La teobromina agisce come antagonista non selettivo dei recettori dell’adenosina (A1 e A2A), modulando l’attività del sistema nervoso centrale (SNC). Questa interazione può influenzare il rilascio di neurotrasmettitori come dopamina e glutammato, favorendo il miglioramento delle funzioni cognitive. A differenza della caffeina, che attraversa più facilmente la barriera ematoencefalica, la teobromina sembra avere un’azione più specifica e duratura sul SNC, influenzando in particolare motivazione e calma, oltre a stimolare la memoria e l’attenzione.
Effetti Cognitivi della Teobromina: Studi e Evidenze
Una revisione condotta da un gruppo di ricerca italiano ha analizzato 19 studi, di cui 11 su modelli animali e 8 su esseri umani, evidenziando i potenziali effetti benefici della teobromina sulle funzioni cognitive. Negli studi su animali, la teobromina ha mostrato una capacità significativa di attraversare la barriera ematoencefalica e di agire sull’ippocampo e sulla corteccia cerebrale, aree chiave per la memoria e l’apprendimento. In particolare, ha dimostrato proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive, contribuendo a migliorare le capacità cognitive.
Negli studi clinici sull’uomo, la teobromina è stata somministrata sia da sola che in combinazione con caffeina. Sebbene i risultati siano promettenti, gli studi sono stati condotti su campioni limitati e per brevi periodi, rendendo necessarie ulteriori ricerche per confermare gli effetti a lungo termine. La dose considerata sicura e ben tollerata per l’uomo è di circa 1 g al giorno in caso di esposizione acuta.
Ruolo della Teobromina nella Prevenzione dell’Alzheimer
La teobromina potrebbe avere un ruolo nella prevenzione delle patologie neurodegenerative, in particolare l’Alzheimer. Studi su animali hanno mostrato una correlazione inversa tra i livelli di teobromina nel fluido cerebrospinale e la concentrazione del peptide beta-amiloide (Aβ42), uno dei principali marcatori della malattia di Alzheimer. La teobromina sembra ridurre la neurotossicità associata a questo peptide, proteggendo così il cervello dal deterioramento cognitivo.
Negli studi sull’uomo, i livelli di teobromina nel liquido cerebrospinale sono stati associati a una minore presenza di beta-amiloide nei soggetti con lieve deterioramento cognitivo o Alzheimer. Questo suggerisce che la teobromina potrebbe essere coinvolta in processi metabolici centrali che favoriscono la sua produzione a partire dalla caffeina, incrementando così i suoi effetti protettivi.
Effetti Vasodilatatori e Sul Flusso Cerebrale
Un ulteriore meccanismo d’azione della teobromina è legato alla sua capacità di migliorare il flusso ematico cerebrale. Rispetto alla caffeina, la teobromina si è dimostrata più efficace come vasodilatatore e stimolante cardiaco. Questo effetto potrebbe contribuire indirettamente al miglioramento delle funzioni cognitive, aumentando l’apporto di ossigeno e nutrienti al cervello.
Limiti e Prospettive Future
Nonostante le evidenze promettenti, gli studi sugli effetti della teobromina presentano alcune limitazioni. La maggior parte delle ricerche è stata condotta su animali, mentre gli studi clinici sull’uomo sono limitati per numero di partecipanti e durata. Inoltre, mancano dati sugli effetti della somministrazione cronica e sulle interazioni a lungo termine con altri composti presenti nel cacao.
Ulteriori ricerche sono necessarie per esplorare il potenziale della teobromina come agente neuroprotettivo, sia da sola che in combinazione con caffeina o altri componenti del cacao. Questi studi potrebbero aprire nuove strade nella prevenzione del deterioramento cognitivo e delle patologie neurodegenerative, in particolare l’Alzheimer.
Conclusioni
La teobromina, presente nel cacao e nei suoi derivati, rappresenta un composto promettente per il supporto delle funzioni cognitive e la neuroprotezione. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, neuroprotettive e vasodilatatorie, potrebbe offrire benefici significativi, in particolare nella prevenzione del deterioramento cognitivo lieve e delle patologie neurodegenerative. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per confermare il suo ruolo e stabilire protocolli di utilizzo sicuri ed efficaci.
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Fonte: Psychopharmacology. Pubblicato on line prima della stampa DOI: 10.1007/s00213-019- 5172-0. Exploring cocoa properties: is theobromine a cognitive modulator? Autori: I. Cova, V. Leta, C. Mariani, L. Pantoni, S. Pomati