Efficacia dei Probiotici a 30 Settimane di Gravidanza: Riduzione del Rischio di Preeclampsia e Parto Pretermine
Uno studio recente pubblicato su BMJ Open e condotto dai ricercatori del Sahlgrenska University Hospital di Gothenburg, in Svezia, ha rivelato che il consumo di probiotici durante la gravidanza potrebbe ridurre significativamente l’incidenza di preeclampsia e parto prematuro. Questi risultati sono stati ottenuti analizzando i dati di 70.149 parti singole registrate nel periodo dal 1999 al 2008, raccolti dal Norwegian Mother and Child Cohort Study.
Secondo Mahsa Nordqvist, la prima autrice dello studio del Dipartimento di ostetricia e ginecologia al Sahlgrenska, l’infiammazione sembra svolgere un ruolo chiave nello sviluppo di entrambe queste complicazioni durante la gravidanza. Alimentarsi con una dieta ricca di verdure, frutta e oli vegetali è stato precedentemente associato a un minor rischio di preeclampsia e parto prematuro. I probiotici, in particolare quelli contenenti Lactobacillus, sono noti per il loro potenziale effetto antinfiammatorio sul trofoblasto umano placentare.
Lo studio si è concentrato sull’analisi delle abitudini alimentari e dello stile di vita delle gestanti a diverse fasi della gravidanza (15, 22 e 30 settimane), con particolare attenzione all’assunzione di probiotici. Nordqvist ha sottolineato che, nonostante i risultati promettenti, questo studio osservazionale non può stabilire un chiaro rapporto causa-effetto tra l’uso di Lactobacillus e la riduzione del rischio di preeclampsia e parto prematuro. Pertanto, ha enfatizzato l’importanza di futuri studi clinici randomizzati e controllati per confermare questi risultati.
Se ulteriori ricerche dovessero confermare l’effetto protettivo dei probiotici, Nordqvist ritiene che potrebbero essere sviluppate strategie di salute pubblica mirate per mitigare i rischi associati a queste gravi complicazioni della gravidanza.