In Italia risparmio previsto di 1,3 miliardi di euro con un consumo più diffuso di integratori a base di omega 3 negli over 55, grazie a minori problemi cardiovascolari. In Europa risparmio di 13 miliardi di euro.
Un consumo regolare di integratori alimentari di Omega 3 nella popolazione over 55 anni può ridurre il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, determinando un risparmio ai sistemi sanitari europei di quasi 13 miliardi di euro l’anno. Oltre 1,3 miliardi di euro di risparmio in Italia.
Sulla base di pubblicazioni e dati ufficiali, i ricercatori hanno studiato i benefici economici del consumo di integratori alimentari di Omega 3 EPA + DHA fra gli individui over 55, il gruppo demografico, pari a 157,6 milioni di persone nella popolazione europea (il 31% del totale), considerato ad alto rischio di sviluppo di patologie cardiovascolari (CVD).
Complessivamente, si stima che in Unione Europea, fra il 2016 e il 2020, il 24% della popolazione over 55 (cioè 38,4 milioni di persone) è a rischio di evento cardiovascolare con relativa ospedalizzazione, condizione il cui costo, nei 5 anni considerati, è pari a €34.637 per evento, per un totale di €1.328 miliardi.
L’analisi indica che un consumo giornaliero più diffuso di 1.000 mg di olio di pesce con Omega 3 EPA + DHA (quantitativo difficilmente raggiungibile con la normale alimentazione) negli individui over 55 si tradurrebbe in oltre 1,5 milioni di ricoveri per eventi cardiovascolari in meno in tutta l’UE da adesso fino al 2020, generando un risparmio totale di €64,5 miliardi, pari a €12,9 miliardi l’anno. Detraendo i costi per l’acquisto degli integratori di omega 3, il risparmio netto ammonterebbe a circa 7,3 miliardi di euro.
In Italia l’utilizzo di 1.000 mg di olio di pesce con Omega 3 EPA + DHA nella popolazione over 55 si tradurrebbe in un risparmio di oltre 1,3 miliardi di euro l’anno (oltre 720 milioni di risparmio netti, detraendo i costi degli integratori di omega 3)
Lo studio mostra chiaramente che incoraggiare gli individui over 55 a usare regolarmente integratori alimentari di Omega 3 per ridurre il rischio di sviluppare CVD potrebbe consentire di risparmiare miliardi di euro. E’ importante che questo messaggio venga diffuso sia nei Paesi europei che a livello nazionale, anche tramite i professionisti del settore, la classe medica e i media, perché è in grado di generare un impatto positivo sul benessere delle persone, riducendo nel contempo significativamente il peso della spesa sui sistemi sanitari e gli operatori.
Lo studio ha dimostrato che il risparmio annuale ottenibile attraverso un uso regolare più diffuso di integratori di Omega 3 varia nei diversi Stati dell’UE. Secondo i risultati dello studio, i maggiori benefici si avrebbero in Germania dove si potrebbero risparmiare €3,86 miliardi l’anno.
Si tratta di uno studio obiettivo, basato su dati ufficiali e condotto in maniera professionale da un team di ricerca indipendente, che ha usato una metodologia e tecniche di analisi rigorose. Indica in modo forte e chiaro che gli integratori alimentari di Omega 3 possono rappresentare un aiuto concreto. L’ obiettivo principale è quello di creare un ambiente favorevole per gli integratori alimentari in UE sia dal punto di vista regolatorio che commerciale, dimostrando il loro ruolo altamente positivo nel promuovere una buona salute e ridurre i costi della sanità. Questo nuovo report è un ulteriore passo avanti in questa direzione.
Fonte: Frost & Sullivan su commissione di Food Supplements Europe.