L’obesità e l’aumento dei livelli di acidi grassi liberi (FFA) sono fra loro strettamente collegate e portando allo sviluppo di disturbi cardiovascolari. La curcumina è il principio attivo più noto presente nella pianta medicinale Curcuma longa e può esercitare effetti cardioprotettivi in diversi modelli cellulari e animali.
Gli autori di questo studio si sono posti l’obiettivo di valutare gli effetti cardioprotettivi della curcumina e di dimostrare quale sia il meccanismo sottostante. Attraverso studi su colture cellulari e modelli in vivo sono stati valutati i meccanismi d’azione sottostanti l’attività antinfiammatorie e antiossidanti della curcumina. Il trattamento con palmitato di cellule cardiache H9c2 ha indotto un marcato aumento delle specie reattive dell’ossigeno, dell’infiammazione, dell’apoptosi e dell’ipertrofia; tutti questi cambiamenti sono stati efficacemente soppressi dal trattamento con curcumina. Inoltre, la somministrazione orale di curcumina (50 mg/kg) ha completamente soppresso lo stress ossidativo indotto da una dieta ricca di grassi, l’infiammazione, l’apoptosi, la fibrosi, l’ipertrofia e il rimodellamento dei tessuti nei topi. Dalla sperimentazione è emerso che le azioni benefiche della curcumina sono risultate strettamente associate con la sua capacità di aumentare l’espressione di Nrf2 e di inibire l’attivazione di NF-kB.
Gli autori osservano quindi che la curcumina si è rivelata, in vitro ed in vivo, in grado di esercitare una promettente attività cardioprotettiva nella disfunzione cardiaca indotta da palmitato e da dieta ad elevato contenuto di grassi e si candida, quindi, per il trattamento dei disturbi correlati all’obesità.
Zeng C, Zhong P, Zhao Y, Kanchana K, Zhang Y, Khan ZA, et al. Curcumin protects hearts from ffa-induced injury by activating nrf2 and inactivating nf-κb both in vitro and in vivo. J Mol Cell Cardiol 2015;79:1-12