Nel quinquennio 2015-2020 è prevista una crescita del mercato farmaceutico globale con valori che oscillano tra i 4 e il 7 punti percentuale, per un valore complessivo di mercato nel 2020 di 1400 miliardi di dollari. A trainare la crescita saranno i farmaci biologici. Questi i dati illustrati da
Giorgio Cenciarelli, Director Suppliers Services di IMS Health, a Roma in occasione della Convention InFarma 2016 “Passaggio al retail: scenari, strategie e strumenti”. Il mercato del farmaco «vive in un segmento anticiclico perché nonostante la crisi economica globale degli ultimi anni è cresciuto del 6% nel periodo 2010-2015 ed è prevista una crescita anche per i prossimi 5 anni – afferma l’esperto – Il valore complessivo del mercato nel 2020 sarà di 1.400 miliardi di dollari, dei quali circa 900 mld sono dei Paesi maturi (Stati Uniti, Giappone, Regno Unito), e 500 mld dei Paesi emergenti (Cina, India, Venezuela, Vietnam ecc..), paesi in cui sta costantemente aumentando il consumo dei farmaci perché più persone possono accedervi».
Un ruolo preponderante nell’espansione di questo mercato è giocato dai prodotti biologici: «C’è un’evoluzione forte della quota di mercato di questi prodotti – afferma Cenciarelli – negli ultimi 5 anni, dal 2010 al 2015 solo in Italia sono stati lanciati 50 prodotti biologici, in particolare per osteoporosi e colesterolo e questa crescita porterà ad avere nei Paesi maturi una quota di biologici circa del 36% fatto 100 il mercato dei farmaci». Secondo le statistiche sul posizionamento a livello globale dei mercati, «l’Italia nel 2000 era al 6° posto nel mondo, ora è all’8° e così sembra che rimarrà anche nei prossimi cinque anni». Per quanto riguarda, nello specifico, l’evoluzione delle quote di mercato dei farmaci etici (fasce A, C e H) nel canale Farmacia e ospedaliero dal 2008 a giugno 2016, si osserva una progressiva riduzione della quota: in farmacia dal 62% al 38% a cui si contrappone un incremento di tutta l’ospedaliera (comprese diretta e Dpc) che passa dal 38% al 62%».