L’insonnia e i rimedi naturali: la valeriana come alternativa
L’insonnia è un disturbo del sonno piuttosto comune, che colpisce circa un terzo della popolazione adulta mondiale. Tra le alternative naturali ai tradizionali farmaci sedativi, noti per possibili effetti collaterali, vi sono preparati a base di erbe, tra cui la radice di valeriana (Valeriana officinalis L.).
Studio clinico sull’efficacia della valeriana per l’insonnia
Uno studio clinico randomizzato in doppio cieco con placebo ha valutato l’efficacia di un estratto di valeriana (VE) standardizzato al 2% in acido valerenico. La ricerca ha coinvolto 80 adulti sani (18-50 anni) con sintomi lievi di insonnia. I partecipanti hanno assunto 200 mg di VE un’ora prima di dormire per 56 giorni, confrontando i risultati con un placebo (cellulosa microcristallina).
Risultati dello studio: miglioramenti misurabili sul sonno
I risultati sono stati ottenuti tramite autovalutazioni (PSQI, BAI, ESS e scala VAS) e misurazioni oggettive (actigrafia e polisonnografia), effettuate all’inizio e alla fine dello studio. Di seguito, i principali risultati:
- PSQI: I partecipanti trattati con valeriana hanno riportato una riduzione significativa del punteggio totale dopo due settimane, indicando miglioramenti nella qualità e durata del sonno, oltre che nella latenza e nei disturbi diurni. Il PSQI (Pittsburgh Sleep Quality Index) è un questionario utilizzato per valutare la qualità del sonno. Serve a misurare diversi aspetti del sonno, come durata, efficienza e disturbi, fornendo un punteggio complessivo sulla qualità del riposo.
- Actigrafia: la valeriana ha ridotto significativamente la latenza del sonno già dopo 3 giorni (giorno 3: -15,51 minuti in VE vs 48,08 placebo; giorno 56: -48,03 minuti in VE vs -11,73 placebo). Anche il tempo di sonno effettivo è aumentato significativamente per il gruppo che l’ha utilizzata. L’actigrafia è una tecnica di monitoraggio del sonno che utilizza un dispositivo simile a un orologio per registrare i movimenti del corpo durante il giorno e la notte. Serve a valutare il ciclo sonno-veglia e la qualità del sonno in modo oggettivo, spesso usata in studi sul sonno e per diagnosi di disturbi del sonno.
- BAI: I livelli di ansia sono diminuiti in modo più significativo per i partecipanti trattati con la valeriana rispetto al placebo, già dal 14° giorno. Il BAI (Beck Anxiety Inventory) è un questionario utilizzato per misurare il livello di ansia di una persona. Composto da 21 domande, valuta l’intensità dei sintomi fisici e psicologici dell’ansia, fornendo un punteggio complessivo per determinare la gravità del disturbo ansioso.
- ESS: La sonnolenza diurna è diminuita in modo significativo nel gruppo valeriana a partire dal 28° giorno di trattamento. L’ESS (Epworth Sleepiness Scale) è una scala utilizzata per misurare la sonnolenza diurna di una persona. Consiste in un questionario che valuta la probabilità di addormentarsi in diverse situazioni quotidiane, aiutando a identificare livelli anomali di sonnolenza e possibili disturbi del sonno.
- Scala VAS: A partire dalla quarta settimana, i soggetti trattati con valeriana hanno riportato una sensazione di maggior riposo al risveglio rispetto al placebo. La scala VAS (Visual Analog Scale) è uno strumento di misurazione soggettiva utilizzato per quantificare l’intensità di una sensazione, come dolore, sonnolenza o sensazione di riposo. È rappresentata da una linea su cui il paziente segna un punto che rappresenta l’intensità percepita, fornendo una valutazione visiva della propria esperienza.
Miglioramenti evidenziati dalla polisonnografia
Al termine dello studio, la polisonnografia ha rilevato, nei partecipanti trattati con VE, un aumento significativo del tempo totale di sonno e della sua efficienza, insieme a una riduzione della latenza del sonno rispetto al gruppo placebo.
Questo studio dimostra che l’estratto di radice di valeriana standardizzato al 2% in acido valerenico, assunto per 56 giorni, può migliorare la qualità del sonno in termini di latenza, efficienza, tempo totale, ansia ridotta, sonnolenza diurna e riposo al risveglio in adulti giovani con sintomi lievi di insonnia.
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