Nell’area degli integratori, le frontiere e le leve per la crescita risiedono anche nell’innovazione e nella ricerca di prodotti sempre più funzionali, a metà strada tra Food e Pharma, che sappiano rispondere ai bisogni di consumatori – ma anche di sistemi sanitari – sempre più attenti alla prevenzione. E le aree considerate ad alto potenziale sono quelle del benessere cerebrale e del diabete.
A essere stato sottolineato, in particolare, il fatto che «per i prodotti nutraceutici, secondo i dati Iri, nella Gdo le vendite si aggirano intorno ai 2.558 milioni di euro sull’anno mobile terminate a settembre 2015, con una crescita nell’ultimo anno del +4,7% rispetto alla media food. In questo scenario gli integratori pesano il 30% sul totale del mercato dei prodotti funzionali arricchiti con cui sono chiamati a confrontarsi». La farmacia detiene «un giro d’affari di oltre 2.297 milioni di euro sull’anno mobile terminante a settembre 2015 e un trend rispetto allo scorso anno del +9,2%, come riportano i dati di New Line». Mentre «le vendite di integratori attraverso il canale online sono ancora piuttosto contenute». Secondo i dati Nielsen «sono 110 mila i consumatori che hanno effettuato un acquisto sul web nel terzo trimestre 2015. È interessante evidenziare la crescita media di questo mercato che trimestre dopo trimestre cresce del 13%. Si tratta di una crescita continua, abbastanza sostenuta e da monitorare. Inoltre, un consumatore su tre tra chi non ha acquistato integratori online non mostra preclusioni verso il canale». L’input è allora per «campagne di comunicazione mirate a innalzare il livello di awareness e di fiducia». Per quanto riguarda le prospettive del settore e dei prodotti, secondo le analisi di Kpmg «la gestione della salute attraverso l’alimentazione è un tema di grande interesse a livello internazionale dato anche l’impatto che l’approccio alla prevenzione può avere sui sistemi sanitari e la qualità della vita. Tra le aree della salute ad alto potenziale vi sono quella del benessere cerebrale (secondo la World health organization nel 2020 più di 65 milioni di persone saranno affette da demenza) e il diabete (sempre la Who stima che ne siano affette 347 milioni di persone al mondo)».
Fonte: farmacista33.it