Ogni volta che la glicemia saliva gli scienziati inviavano uno stimolo uditivo, ossia un suono generato da un altoparlante posto sull’addome materno in prossimità dell’orecchio del feto. «La risposta di quest’ultimo alle onde sonore è stata misurata grazie a una tecnica non invasiva di neuroimaging chiamata magnetoencefalografia fetale» scrivono gli autori. E un’ora dopo l’assunzione della soluzione zuccherata i ricercatori hanno scoperto che i feti di gestanti con diabete gestazionale rispondevano ai suoni più lentamente rispetto ai figli delle donne incinte senza la malattia. Per dirla in numeri, i tempi di reazione erano 296 contro 206 millisecondi, una differenza statisticamente significativa secondo i calcoli di Preissle colleghi. «Se confermati, questi risultati ci dicono la funzione cerebrale del fetale viene influenzata dal metabolismo materno» scrivono gli autori. E concludono: «La nostra ipotesi è quest’influenza non sia priva di conseguenze sul rischio di obesità e diabete che il bambino potrebbe sviluppare più tardi nella vita».
Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism 2015. doi: 10.1210/jc.2015-2692
http://press.endocrine.org/doi/abs/10.1210/jc.2015-2692