Quali sono le diverse caratteristiche del microbioma vaginale (VMB) tra le pazienti con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e le donne sane?
È stato condotto uno studio trasversale in un unico centro accademico affiliato all’università.
Sono state reclutate 1446 partecipanti il gruppo con sindrome dell’ovaio policistico composto da 713 persone e il gruppo di controllo composto da 733 persone. I tamponi vaginali sono stati analizzati con il sequenziamento del gene 16S rRNA. La diversità e la composizione del microbioma sono state confrontate tra il gruppo PCOS e il gruppo di controllo e sono state studiate le reti di interazione microbica e la previsione funzionale.
I risultati dello studio hanno evidenziato che il gruppo con sindrome dell’ovaio policistico presentava una diversità alfa più elevata rispetto al gruppo di controllo (Shannon P = 0,03, Simpson P = 0,02) e nel gruppo PCOS è stata osservata una maggiore variabilità intragruppo (P < 2,2E-16).
A livello di genere, la percentuale di Lactobacillus è diminuita 85,1% contro 89,3%, false discovery rate [FDR] = 0,02, mentre la percentuale di Gardnerella vaginalis e Ureaplasma è aumentata nel gruppo PCOS (5,1% contro 3,3%, FDR = 0,006; 1,2% contro 0,6%, FDR = 0,002, rispettivamente). Lactobacillus acidophilus, Prevotella buccalis e G. vaginalis sono stati identificati come le principali specie differenziali.
Il L. acidophilus è risultato positivamente correlato con i livelli sierici di ormone anti-mülleriano (AMH) e di trigliceridi (P = 2,01E-05, P = 0,004, rispettivamente). P. buccalis era correlato negativamente con i livelli sierici di AMH e testosterone (P = 0,002, P = 0,003, rispettivamente). G. vaginalis era correlata positivamente con i livelli sierici di AMH, estradiolo e progesterone (P = 0,004, P = 0,005, P = 0,03, rispettivamente). La rete di interazioni con il microbioma vaginale ha indicato che Lactobacillus crispus, Prevotella timonensis e P. buccalis potrebbero essere fattori chiave nel gruppo con sindrome dell’ovaio policistico. Complessivamente, 55 geni predetti sono risultati essere differentemente abbondanti tra la PCOS e il controllo (FDR < 0,25).
Concludendo il gruppo con sindrome dell’ovaio policistico presenta una maggiore diversità del microbioma vaginale e mostra un livello maggiore di eterogeneità. La percentuale di Lactobacillus nel gruppo con sindrome dell’ovaio policistico è diminuita, mentre sono aumentate le proporzioni di Gardnerella e Ureaplasma.
Uno studio sull’ovaio policistico nelle donne
Un team di ricercatori cinesi ha condotto uno studio trasversale su un centro accademico affiliato all’Università di Shandong al fine di indagare le caratteristiche del microbiota vaginale e le reti di interazioni batteriche nelle donne con ovaio policistico (PCOS). Il campione di studio comprendeva un totale di 1.446 partecipanti, di cui 713 nel gruppo PCOS e 733 nel gruppo di controllo. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Reproductive BioMedicine.
Per analizzare il microbiota vaginale, sono stati utilizzati tamponi sottoposti a sequenziamento del gene 16S rRNA. Inoltre, il gruppo PCOS è stato suddiviso in due sottogruppi: PA (con presenza di amenorrea, iperandrogenismo e ovaio policistico multifollicolare) e PD (con presenza di amenorrea e ovaio policistico multifollicolare).
Di seguito sono riportati i principali risultati ottenuti:
- La PCOS presenta una maggiore diversità e eterogeneità del microbiota vaginale all’interno del gruppo di studio.
- Nel gruppo PCOS, si è osservata una diminuzione percentuale del genere Lactobacillus, mentre sono aumentate le presenze di Gardnerella e Ureaplasma.
Sono state riscontrate correlazioni tra il microbiota vaginale e gli indicatori clinici della PCOS. Le specie batteriche G. vaginalis, Prevotella buccalis e Prevotella timonensis sono state identificate come specie differenziali e sono risultate significativamente associate ai parametri ematici della PCOS. Ad esempio, G. vaginalis è risultata correlata in modo positivo con i livelli sierici di ormone anti-Mulleriano (AMH), estradiolo e progesterone; Ureaplasma parvum e Acinetobacter baumannii sono risultati correlati positivamente con AMH, LH e testosterone, mentre Prevotella buccalis è risultata correlata negativamente. Inoltre, i livelli di HDL e trigliceridi sono risultati associati all’abbondanza di Lactobacillus acidophilus, Prevotella buccalis e Ureaplasma parvum.
Lactobacillus crispatus e Prevotella timonensis sono risultate le specie batteriche chiave nei cambiamenti delle interazioni del microbiota vaginale nel gruppo PCOS.
Le conclusioni dell’articolo indicano che la significativa diminuzione dei Lactobacillus nelle pazienti con PCOS può causare cambiamenti nel pH vaginale e la distruzione della barriera immunitaria. Ciò potrebbe facilitare la colonizzazione e la crescita di batteri anaerobi commensali vaginali potenzialmente patogeni come G. vaginalis, U. parvum, Prevotella spp. e A. baumannii. Questi batteri non solo possono causare malattie più frequenti e gravi, ma potenzialmente possono anche essere correlati a vaginosi batteriche, aborti spontanei, parti prematuri e lesioni cervicali precancerose e cancerose.
Gli autori dell’articolo sottolineano che la prognosi sfavorevole delle gravidanze nelle pazienti con PCOS potrebbe essere influenzata non solo dalla malattia stessa, ma anche dallo stato microbiologico vaginale, che non dovrebbe essere trascurato. Pertanto, modificare la composizione del microbiota vaginale potrebbe rappresentare un nuovo approccio terapeutico per migliorare gli esiti clinici. Tuttavia, non si possono trascurare i disturbi endocrini nella PCOS, poiché potrebbero influenzare la diversità e la composizione del microbiota vaginale. In altre parole, potrebbe esserci una relazione causale reciproca tra la PCOS e il microbiota vaginale.
Ulteriori studi saranno necessari per convalidare la correlazione tra PCOS e microbiota vaginale e per verificare il modello emerso da questa ricerca, che sembra essere in grado di distinguere con precisione le pazienti affette da PCOS dai soggetti di controllo sani.
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