Disturbi vestibolari: i nutraceutici migliorano i sintomi?
I disturbi del sistema vestibolare colpiscono ogni anno milioni di persone, essi comprendono la manifestazione di eventi piuttosto invalidanti come le vertigini e i conseguenti capogiri.
I nutraceutici possono avere un ruolo importante nel trattamento dei disturbi del sistema vestibolare. Una review italiana ha confermato questa ipotesi.
I nutraceutici possono avere un ruolo nel trattamento dei disturbi del sistema vestibolare? Una review italiana ci conferma come l’utilizzo dei nutraceutici sia una valida alternativa ai farmaci, in grado di apportare benefici significativi sulla cura dei disturbi del sistema vestibolare.
Cos’è il sistema vestibolare e come si manifestano i disturbi?
Il sistema vestibolare è un organo sensoriale situato nella cavità interna dell’orecchio, contribuisce alla sensazione di movimento favorendone l’equilibrio. Il sistema vestibolare è sottoposto a continue minacce in grado di alterare l’equilibrio e la qualità della vita.
Tra i principali sintomi dei disturbi vestibolari, assumono rilievo i capogiri, le vertigini e i problemi di equilibrio che, quando si manifestano con frequenza e durata possono essere riconducibili a diverse patologie, di solito, di difficile diagnosi in quanto, i disturbi vestibolari, non hanno una chiara eziologia e compaiono in assenza di patologie collegate.
Uno studio italiano pubblicato su Nutrients ha individuato nei nutraceutici un’importante opportunità terapeutica, benché il loro razionale d’uso non sia sempre stato sostenuto da solide evidenze scientifiche.
Neurite Vestibolare: lo studio
Lo studio, circa l’uso dei nutraceutici nel trattamento della neurite vestibolare, ha ristretto il campo alle patologie periferiche più diffuse dal punto di vista epidemiologico come: la vertigine parossistica posizionale benigna, ossia manifestazioni di vertigini di breve durata (minore di 60 secondi) che insorgono in relazione ad alcune posizioni del capo; la Sindrome di Ménière, un disturbo che provoca episodi di vertigine oggettiva; ipoacusia fluttuante, sensazione di orecchio pieno che si presentano con “crisi” episodiche della durata minore di 20 minuti a 24 ore e più; la neurite vestibolare, un evento che può avere diversi tipi di manifestazione mostrandosi o come evento unico o sotto forma di diverse manifestazioni che si protraggono nel tempo.
Ad oggi, i disturbi del sistema vestibolare non hanno un trattamento specifico; ad esempio, la vertigine parossistica posizionale benigna può essere trattata con farmaci che hanno un ruolo marginale, dal momento che la soluzione risiede nelle manovre di riposizionamento, ossia movimenti precisi che hanno lo scopo di riposizionare gli otoliti che sono causa di improvvise vertigini.
In altri quadri, quando si manifesta la vertigine acuta importanza rilevante è la gestione dei sintomi con farmaci che comprendono sia diuretici che cortisonici; mentre la chirurgia viene presa in considerazione come ultima opportunità in forme definite “invalidanti” nella Sindrome di Ménière.
Lo studio ha offerto un’importante opportunità terapeutica ai disturbi del sistema vestibolare, prevedendo il trattamento dei disturbi del sistema vestibolare attraverso l’impiego dei nutraceutici nelle fasi intercritiche della malattia o nel recupero del disequilibrio.
Disturbi vestibolari: i nutraceutici analizzati nella review
I nutraceutici, sono già comunemente usati in molte branche medicali specialistiche.
La ricerca ha visto coinvolti composti nutraceutici sicuri ed efficaci che possono essere somministrati senza l’associazione a farmaci o meglio, l’impiego di nutraceutici per il trattamento dei disturbi del sistema vestibolare possono essere associati ai farmaci con l’obiettivo di ridurne il dosaggio.
I composti analizzati nella review, sono:
- Il Ginkgo Bilboa, che grazie alle sue proprietà fitoterapiche ha una funzione neuroprotettiva, antiossidante ed antinfiammatoria. I suoi estratti migliorano la perfusione celebrale riducendo così la sintomatologia vertiginosa caratterizzante i disturbi vestibolari.
- Il Ginger, che grazie alle sue proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie ha effetti benefici sulla vertigine e sulla cinetosi.
- La Citicolina, che con la sua funzione di neuro protettore e neuromodulatore va a ridurre la sintomatologia vertiginosa di origine sia centrale che periferica.
- Il Magnesio, molto utile nella vertigine su base emicranica. il supplemento di questo cofattore enzimatico sembra avere capacità utili nella riduzione dei sintomi vestibolari
- La Melissa, grazie alle sue proprietà agisce sul sistema Gabaergico come le benzodiazepine, farmaci talvolta utilizzati nel trattamento di alcune patologie vestibolari. Ha, inoltre, effetti neuro cognitivi e antiossidanti ed è attualmente utilizzato nella gestione di alcune patologie di interesse neurologico.
- Gli Omega-3, acidi grassi essenziali che potrebbero essere utilizzati in futuro nella sindrome di Ménière per il loro ruolo nell’indurre cambiamenti emodinamici.
Sempre in quest’ultima review è stato introdotto l’utilizzo del cosiddetto fattore antisecretorio; una proteina prodotta dall’organismo e somministrata in forma di cereali, in grado di regolare ioni e acqua, interagendo con le acquaporine e modulando l’omeostasi del cloruro; pertanto, può essere utilizzato in pazienti con sindrome di Ménière.
Da questa review condotta è possibile concludere che i principi nutraceutici a disposizione per contrastare i disturbi del sistema vestibolare sono veramente molteplici e tutti hanno effetti documentati sul sistema dell’equilibrio; possono, quindi, rappresentare un valido aiuto nel trattamento dei disturbi del sistema vestibolare.