Nel 2024, il mercato della cosmesi in farmacia raggiungerà un fatturato di 2,2 miliardi di euro, segnando una crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente. In termini percentuali, l’e-commerce e la profumeria mostreranno performance ancora più brillanti: il primo registrerà un incremento del 10,7%, portando il volume d’affari a 1,2 miliardi di euro, mentre il secondo crescerà del 10,2%, raggiungendo i 2,8 miliardi.
Questi dati provengono dal 47° Rapporto congiunturale di Cosmetica Italia, presentato il 26 settembre 2024 durante la Milano Beauty Week.
Considerando tutti i canali di vendita, il settore della cosmetica dovrebbe chiudere l’anno con un giro d’affari complessivo di 13,4 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto al 2023. Le previsioni per il 2025 indicano una crescita attesa del 6,1%, per un fatturato stimato di 14,2 miliardi.
Indagine congiunturale, preconsuntivi I e II semestre 2024
La grande distribuzione si conferma il canale principale per le vendite di cosmetici, con un fatturato che toccherà i 5,5 miliardi di euro e un incremento del 5,3% rispetto al 2023. Segue la profumeria, già menzionata, insieme alla farmacia, l’e-commerce e l’erboristeria. Quest’ultima chiuderà l’anno con una crescita di poco superiore a quella delle farmacie, pari al 7,4%, pur mantenendo un volume di mercato più contenuto, attorno ai 420 milioni di euro.
Anche i canali professionali mantengono trend positivi: i saloni di acconciatura, con un valore di quasi 620 milioni di euro, registreranno una crescita del 5%, mentre i centri estetici raggiungeranno circa 220 milioni di euro, con un aumento del 6,1%. Segnali di ripresa anche per le vendite dirette, che chiuderanno il 2024 con un giro d’affari di oltre 350 milioni di euro, in crescita dello 0,9%.
Cosmesi: tra ritualità e nuove esperienze d’acquisto
Il Centro Studi di Cosmetica Italia attribuisce la fase di crescita della spesa cosmetica in Italia a un parziale recupero del potere d’acquisto dei consumatori rispetto ai livelli pre-pandemia. Questo incremento di fiducia si traduce in una ritualità più radicata nel consumo di prodotti di bellezza, con modelli di “experience” innovativi nei punti vendita che migliorano l’interazione del consumatore con i brand.
L’esperienza di acquisto, spiega il Centro Studi, è oggi un elemento cardine per l’industria cosmetica: lo storytelling aziendale rafforza la comunicazione e sensibilizza su temi rilevanti come la sostenibilità. Questo approccio si traduce in una fidelizzazione più marcata tra diverse fasce di consumatori, giovani e mature, grazie a leve di marketing mirate per ciascun canale. In farmacia e nei formati professionali, per esempio, prevale il ruolo consulenziale, mentre le profumerie puntano sull’evocazione emozionale. L’erboristeria, infine, conquista il consumatore con valori legati alla naturalità, creando un’esperienza che si allinea alle aspettative di una clientela sempre più attenta e consapevole.
La capacità di rispondere alle diverse sensibilità dei consumatori e di intercettare bisogni specifici rappresenta, dunque, la forza dell’industria cosmetica italiana, che continua a crescere, rafforzandosi in tutte le fasce di mercato e canali di vendita.
Fonte: Settembre 2024, “Cosmetica Italia, a fine anno vendite in farmacia +7,2%, giro d’affari sopra i due miliardi”, pharmacy scanner.