Boswellia: analisi sistematica della ricerca in vitro, in vivo e clinica
Il genere Boswellia include arbusti o alberi di dimensioni piccole/medie che suscitano un costante interesse della comunità scientifica per il loro potenziale uso salutistico.
Questa revisione ha voluto definire una sorta di “mappa” delle ricerche condotte su questo genere botanico, con l’obiettivo di individuare le potenzialità di traduzione dei risultati della ricerca in diverse aree della salute e del benessere.
La ricerca sistematica è stata condotta sui principali database medico-scientifici per identificare gli studi in vitro, in vivo e clinici su specie ed estratti di Boswellia pubblicati riguardanti ad ampio raggio tutte le condizioni di salute o malattie. Sono stati trovati 5.296 articoli e un totale di 657 ricerche pertinenti: 297 (45.2%) erano studi in vitro, 236 (40.0%) studi in vivo e 68 lavori (10,3%) riportavano studi clinici. La maggior parte degli studi ha riguardato le due specie botaniche Boswellia serrata e Boswellia sacra.
In particolare per la Boswellia serrata, una pianta ricca di oleoresine con una frazione resinosa composta principalmente da triterpeni, la gommoresina rappresenta la droga della pianta e contiene olio essenziale (16%), i cui costituenti principali sono a-tujene e p-cimene e acidi triterpenici pentaciclici (50%), denominati acidi boswellici: l’acidoβ- boswellico, l’acido cheto-β-boswellico, l’acido acetil-11-cheto-β-boswellico e l’acido 3-oxo- tirucallico.
Gli ambiti di salute presi in esame con maggiore frequenza risultano le neoplasie, il sistema infiammatorio e immunitario e le infezioni.
Gli studi in vitro e sugli animali sono risultati molto più numerosi di quelli condotti sull’uomo. In particolare nell’ambito della malattia oncologica sono stati pubblicati quattro studi clinici, tutti riguardanti l’edema in soggetti con tumore cerebrale.
Un piccolo studio preliminare ha mostrato risultati promettenti e un successivo studio randomizzato e controllato (2011) ha riportato gli effetti benefici di Boswellia serrata in questa neoplasia. Non sono stati individuati studi clinici su altre tipologie di tumori, tranne un triaI riguardante la prevenzione, utilizzando una crema a base di Boswellia, dei danni cutanei indotti dalla radioterapia (radiodermite) in donne con cancro al seno.
Più numerosi gli studi clinici sull’osteoartrite, tutti con gruppo di controllo e randomizzati in sette casi, che hanno riportato per la maggior parte dei casi risultati positivi o promettenti a seguito dell’utilizzo di preparati a base di Boswellia.
Se la tua azienda vuole sviluppare e/o realizzare un prodotto a base di boswellia
Fonte: Pilkington K, Pilkington GH. Boswel/ia: Systematically scoping the in vitro, in vivo and clinica/ research, European Journal of Integrative Medicine, Volume 56, 2022, 702797, ISSN 7876-3820.