L’industria alimentare sta sviluppando specifiche linee di prodotti adatte per la dieta dei vegetariani e vegani. Dal rapporto EURISPES 2017, il 7,6% dei soggetti intervistati segue una dieta vegetariana o vegana (il 4,6% si dichiara vegetariano, mentre i vegani raggiungono il 3%). Ad oggi i vegani in Italia sono circa 1.800.000.
Attualmente, gli alimenti per vegetariani/vegani possono essere certificati su base volontaria da enti di certificazione privati.
Ai sensi dell’art. 36, par. 3., lett. b) del Reg. (UE) 1169/2011, la Commissione dovrebbe adottare atti di esecuzione per l’applicazione delle informazioni volontarie sugli alimenti relative all’idoneità di un alimento per vegetariani o vegani.
A tal proposito, le associazioni dell’industria europea degli alimenti e delle bevande ed i movimenti europei dei vegani e dei vegetariani hanno proposto, in comune accordo, che per gli alimenti destinati a questi gruppi della popolazione si possano utilizzare le seguenti diciture: “Alimento adatto per i vegani” e “Alimento adatto per i vegetariani”. Tale proposta sarà discussa in ambito comunitario con gli organismi competenti in materia.
Alimenti adatti per i vegani
Alimenti non di origine animale nei quali in nessuna fase della produzione o trasformazione sono stati aggiunti additivi alimentari, coadiuvanti tecnologici, supporti, aromi ed enzimi di origine animale.
Alimenti adatti per i vegetariani
Alimenti che soddisfano i requisiti degli alimenti per i vegani con la differenza che nella loro produzione e trasformazione si possono utilizzare i seguenti ingredienti: latte e prodotti lattiero-caseari, colostro, uova, miele, cera d’api, propoli o grasso di lana inclusa la lanolina ottenuta dalla lana di pecore vive, loro componenti o derivati.
L’indicazione che un alimento è adatto per vegani/vegetariani non preclude la presenza non intenzionale negli stessi di ingredienti non conformi ai requisiti di cui ai precedenti punti, nella misura in cui ciò sia tecnicamente inevitabile in qualsiasi fase della produzione, trasformazione e distribuzione, nonostante le opportune misure da adottare in ottemperanza alle buone pratiche di fabbricazione.
La rivendicazione di tali diciture su un alimento destinato a vegetariani/vegani deve essere supportato da controlli analitici che dimostrino l’assenza di ingredienti di origine animale. Tecnicamente esistono già metodi in grado di effettuare tali verifiche ma con diversa sensibilità (differenti limiti di rilevabilità) o restrizioni d’uso per alcune matrici alimentari. Sarà importante quindi in futuro investire nell’ottimizzazione di metodi già esistenti e nello sviluppo di metodi innovativi.