Lo studio pubblicato su Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews vuole dimostrare l’impatto della vitamina E, importante antiossidante liposolubile considerato come un inibitore efficace nella formazione di dislipidemia, nella prognosi di dislipidemie. Obiettivo non da poco se si ricorda che la definizione del rischio di malattie cardiovascolari in persone che sembrano essere sane e il trattamento appropriato per la prevenzione primaria hanno implicazioni fondamentali per la salute pubblica. L’integrazione di vitamina E fornisce benefici nella malattia cardiovascolare e porta all’inibizione dell’ossidazione delle lipoproteine attraverso la sua attività antiossidante: sappiamo svolgere inoltre un ruolo importante nella regolazione della risposta infiammatoria, dell’espressione genica e della segnalazione cellulare. Per gli Autori è proprio l’attività antiossidante della vitamina E e il suo ruolo essenziale nella regolazione dello stress ossidativo, a regolare i tassi di lipoproteine e previene la dislipidemia, evitando l’accumulo di grasso epatico e riducendo lo stress ossidativo delle cellule epatiche. Andando a correlare i livelli di vitamina E, il profilo lipidico e parametri antropometrici questo studio ha dimostrato che i partecipanti, tutti iraniani, con bassi livelli di vitamina E nel siero avevano aumentato la circonferenza della vita, il peso, il colesterolo e i livelli di trigliceridi. Inoltre, i parametri dell’indice BMI e circonferenze della vita avevano valori ascendenti nella maggior parte dei soggetti e le persone con alti livelli di á-tocoferolo presentavano valori decrescenti di lipidi nel sangue.
Fonti:
Maral Barzegar Amini et all.Serum vitamin E as a significant prognostic factor in patients with dyslipidemia disorders Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews, online 13 November 2018