L’osteoartrite è una malattia degenerativa delle articolazioni con degradazione della cartilagine e infiammazione. Alcune ricerche avevano già dimostrato che la crisina, un flavonoide presente nel miele e nella propoli, ha effetti antiinfiammatori. Una ricerca ha ora valutato compiutamente gli effetti antinfiammatori della crisina sull’osteoartrite. Gli autori di questo studio si sono posti l’obiettivo di valutare in particolare gli effetti della crisina in condrociti artrosici umani.
Nel corso della sperimentazione i condrociti artrosici sono stati sottoposti a pretrattamento con crisina (1, 5, 10 μM) per 2 ore e successivamente sono stati stimolati con IL-1β per altre 24 ore.
Tecniche analitiche utilizzate nello studio sulla potenzialità della crisina nell’osteoartrite
La produzione di NO, PGE2, MMP-1, MMP-3, MMP-13, ADAMTS-4 e ADAMTS-5 è stata valutata tramite reazione di Griess ed ELISA.
L’espressione dell’RNA messaggero (mRNA) di COX-2, iNOS, MMP-1, MMP-3, MMP-13, ADAMTS-4, ADAMTS-5, aggrecano e collageno II è stata misurata attraverso PCR in tempo reale.
L’espressione proteica di COX-2, iNOS, p65, p-p65, IκB-α e p-IκB-α è stata invece rilevata tramite Western blot.
Infine, l’espressione proteica del collagene di tipo II e la traslocazione nucleare di p65 è stata valutata mediante immunofluorescenza.
Risultati dello studio sulla potenzialità della crisina nell’osteoartrite
L’analisi dei risultati ottenuti ha evidenziato che la crisina ha significativamente inibito:
- la produzione di NO e PGE2 indotta da IL-1β;
- l’espressione di COX-2, iNOS, MMP-1, MMP-3, MMP-13, ADAMTS-4 e ADAMTS-5;
- la degradazione di aggrecano e collagene II.
Inoltre, la crisina ha radicalmente bloccato la degradazione di IκB-α stimolata da IL-1β e l’attivazione di NF-κB.
Considerati nel loro insieme questi risultati suggeriscono che la crisina può essere una risorsa potenziale nel trattamento dell’osteoartrite.
La ricerca è stata realizzata da associati al Department of Orthopaedic Surgery, The Second Affiliated Hospital and Yuying Children’s Hospital of Wenzhou Medical University, Wenzhou, Cina.